Ampliamento e trasformazione dello spazio liturgico
Chiesa di San Giacomo, Lazfons
Chiesa di San Giacomo, Lazfons
MENU
La comunità di Lazfons è prevalentemente di lingua tedesca così come i riti che vi si celebrano.
La chiesa viene menzionata per la prima volta in un documento del 1153 ma non vi sono indicazioni sulla forma della prima edificio di culto.
La volta a crociera con le chiavi di volta rotonde e il coro che termina in modo poligonale furono costruiti attorno al 1523.
L’architetto Albert Torggler di Merano ha curato il progetto di ampliamento nel 1999.
L’ingresso è caratterizzato da un baldacchino bronzeo che accoglie i fedeli, dal campanile tardo medievale fatto di grandi pietre di granito con finestre a bifora in archi ciechi incassati e il tetto a capanna. La copertura della chiesa invece è in scandole in ceramica smaltata di color marrone che nella parte bassa si colorano di giallo e di varie tonalità di verde.
Entrando attraverso il portale principale e il piccolo atrio, la grande aula della chiesa si apre davanti a noi. L’ampio spazio aperto è caratterizzato da una facciata settentrionale in buona parte chiusa e da un muro meridionale riccamente finestrato. I pilastri di metallo sono iconologicamente associati ai 12 apostoli. Le costole delle travature ad arco ribassato riprendono l’idea dell’edificio a scheletro gotico.
Una volta entrati nell’aula ci troviamo in una parte ribassata che ospita al livello superiore l’organo e il coro.
Dopo la Via Crucis sulla sinistra troviamo la scultura di Maria incoronata (successiva al 1738) di Josef Konrad Wieser.
Sulla parete retrostante al fonte troviamo l’Albero della Vita, un grande murale di Veronika Maria Steiner e Il “Cristo Nero” (inizio XVIII secolo).
L’idea di incorporare il più possibile la vecchia chiesa nel progetto ha definito la conformazione dell’attuale presbiterio.
Lo scultore Franz Kehrer, oltre al fonte battesimale, ha realizzato anche l’altare e l’ambone. La forma dell’altare è particolare: una colomba bianca stilizzata, segnata dalla testa triangolare, con le ali spalancate, che guarda in direzione della comunità dei fedeli.
Le vetrate colorate della nuova aula sono dell’artista Ursula Huber.
Per approfondimenti visita le seguenti pagine:
Progetto pastorale e vita ecclesiale
Please , update your browser