Il Museo del Tesoro del Duomo espone alcune testimonianze del legame tra la Chiesa vercellese e san Carlo Borromeo: lettere autografe, un anello per chiroteche e una vestina da cavallo. Quest’ultima, in particolare, è entrata a far parte del patrimonio della Cattedrale dopo l’ultima visita a Vercelli del Santo nel 1584. Da allora è sempre stata considerata una reliquia.
L’indumento in seta, privo di maniche, ha uno scollo rotondo, un’apertura centrale anteriore ed un profondo taglio lungo tutta la schiena, per agevolare i movimenti durante la cavalcata. Per tipologia si avvicina molto alla veste cinquecentesca utilizzata in ambito militare, denominata “colletto”, generalmente confezionata in robusta pelle e la cui foggia era particolarmente adatta per essere usata nel corso di lunghi viaggi.
(Post Facebook del 7 maggio 2020)
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