Tra le più antiche e importanti chiese del quartiere Lancianovecchia, la chiesa di San Maurizio era situata nell’attuale Piazzetta dei Frentani.

La reiterata concessione di benefici papali permette di collocarne l’esistenza già prima del 592; fu la prima Cappellania curata in quanto sede arcipretale, mentre il titolo di parrocchiale fu mantenuto fino al XVIII secolo.

A pianta rettangolare con portale di tipo ogivale, pavimento a mosaico e soffitto scandito a capriate lignee, fu decorata in stile barocco nel primo Seicento. Lo storico Omobono Bocache la descrisse sottolineando la semplicità dell’apparato architettonico.

Dopo la demolizione, avvenuta per fragilità statiche nel 1825, il dipinto raffigurante San Maurizio e la legione tebana, risalente alla metà del XVII secolo e legato, nella scelta iconografica, alla dedicazione della chiesa di origine, è attualmente conservato nel Museo Diocesano. San Maurizio, secondo i cronisti locali, era in principio il santo patrono di Lanciano, chiamato in soccorso dalla popolazione nel 610 durante l’occupazione dei Longobardi nella guerra contro il greco Comitone.

Nei pressi della chiesa di San Maurizio era consuetudine diffusa quella di effettuare una sosta durante tutte le Processioni, mentre in particolar modo durante la Processione del Cristo morto venivano rappresentati con ordine tutti i misteri della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo nei pressi della chiesa di San Maurizio, e a memoria dell’antica consuetudine quest’ultima si è ripetuta poi per molti anni nel Largo di S. Maurizio nel luogo dove era presente la chiesa.

Nell’Archivio Storico Diocesano di Lanciano sono conservati l’Inventario della parrocchial Chiesa di S. Maurizio del 1732 (Inventario di tutte le rendite tanto de’ stabili, e mobili della Chiesa Parocchiale di S. Mauritio, come de’ Cenzi, Territorii concessi in Enfiteusi, et in affitto, Case, e Botteghe fatto per ordine dell’Ill.^mo e Rev.^mo D’Arcangelo Maria Ciccarelli Arcivescovo di questa Città di Lanciano attuale Visitatore in questo anno 1732; Inventario de’ Beni mobili della Chiesa Parocchiale di S. Maurizio) e, senza indicazioni di datazione, un Inventario di tutte le robe, introiti e suppellettili della chiesa di S. Maurizio.