1° Itinerario generale Dai monti al mare: pale d'altare in una terra di confine
19. Bernardino del Castelletto, Madonna col Bambino in trono e i Santi Pietro, Paolo, Nicola da Bari e Giovanni Battista
19. Bernardino del Castelletto, Madonna col Bambino in trono e i Santi Pietro, Paolo, Nicola da Bari e Giovanni Battista
Autore: Bernardino del Castelletto
Titolo: Madonna col Bambino in trono e i Santi Pietro, Paolo, Nicola da Bari e Giovanni Battista
Data: 1475–1500
Materia e tecnica: tempera e foglia oro su tavola
Misure: 223 x 200 cm circa
Collocazione: Massa, Museo Diocesano
Vedi Scheda CEI – OA (Opera d’Arte)
L’autore, Bernardino del Castelletto, fu un pittore di origine lombarda che stabilì la sua bottega a Massa negli ultimi vent’anni circa del Quattrocento. Qui intrattenne buoni rapporti con i marchesi Malaspina, i quali probabilmente gli commissionarono la decorazione della cappella del castello di Massa e gli affidarono anche incarichi diplomatici. Ricevette numerose commissioni anche in alta Versilia e Garfagnana, realizzando sia opere ancora legate allo stile gotico, come il Polittico con la Madonna in trono fra i Santi Giacomo e Cristoforo, sia pale quadre di gusto rinascimentale, come la pala con Madonna del latte, in cui paesaggio e prospettiva sono protagonisti: ciò è certamente da ricondurre alle richieste dei committenti ed al loro gusto personale. A Massa, per la Chiesa più antica della città, la Pieve di San Pietro in Bagnara, realizzò un trittico fondo oro mentre per la Chiesa del Convento di San Francesco realizzo una pala quadra. Entrambe le opere sono oggi conservate presso il Museo Diocesano.
Il trittico proviene dall’antica pieve di San Pietro in Bagnara, una delle chiese più importanti della città che si trovava un tempo nell’attuale Piazza Aranci. Qui occupava probabilmente l’altare maggiore. Nel corso del Seicento l’edificio venne completamente rinnovato e si può immaginare che in questa occasione il trittico sia stato rimosso dal suo altare. All’inizio dell’Ottocento è documentato nella Sala del Comizio, dove si riuniva il Collegio, ridotto ai tre scomparti centrali e dunque già mutilo di alcune parti quali predella, cuspidi e pilastrini.
Nel 1807, durante il governo di Elisa Baciocchi Bonaparte, la Chiesa fu demolita e il trittico, assieme ad altri arredi, fu trasferito nella Chiesa di San Francesco che, a seguito dell’abbattimento dell’antica pieve, divenne il nuovo Duomo dei Santi Pietro e Francesco (oggi Cattedrale). Qui trovò posto prima nella Sala Capitolare, poi nella Cappella del Santissimo Sacramento fino al suo trasferimento al Museo Diocesano nel 2003.
L’opera in origine aveva una struttura complessa, composta da molti altri elementi come le cuspidi e certamente la predella. Nelle collezioni di alcuni musei internazionali, gli studiosi hanno riconosciuto alcune di queste parti, immesse sul mercato antiquario in un momento non ancora definito. Si tratta di una cuspide raffigurante l’arcangelo Gabriele annunciante (USA, Baltimora, Walters Art Gallery) e di due tavolette della predella, quella centrale con la Dormitio Virginis (USA New Haven, Yale University Art Gallery) e quella di destra con il Miracolo di San Nicola e Il martirio di San Giovanni Battista (Bucarest, The National Museum of Art of Romania).
L’opera fa parte dei seguenti Itinerari:
1° itinerario generale Dai monti al mare: pale d’altare in una terra di confine
3° itinerario tematico Di pittura, marmo e terracotta: i materiali delle pale d’altare
4° itinerario tematico Il linguaggio delle pale d’altare: codici, iconografie e simboli
Per i personaggi rappresentati vedi qui sotto la mappa dell’opera:
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