La Cattedrale di Sessa Aurunca: monumento di Arte e Fede
Le cattedrali desideriane
Le cattedrali desideriane
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La Cattedrale di Sessa Aurunca rientra pienamente tra gli edifici costruiti sullo stile impresso dall’abbazia desideriana di Montecassino . L’impianto architettonico e la spazialità liturgica rimandano a quella che doveva essere la chiesa del 1070 voluta dall’allora abate Desiderio divenuto papa col nome di Vittore III.
Tra le basiliche desideriane si ricorda quella di Sant’Angelo in Formis ubicata vicino la città di Capua. L’immagine dello stesso abate – pontefici è ancora visibile nel catino absidale raffigurandolo con le mani a sostegno dell’edificio monastico.
Diverse furono le cattedrali d’ispirazione desideriana. Tra queste la Cattedrale di Salerno, di Capua, Teano, Calvi vecchia, Minturno, Gaeta solo per citare gli edifici più affini a quello di Sessa Aurunca.
Oltre all’architettura, spesso modificata a seguito di ristrutturazioni, restauri ed eventi bellici, questi edifici hanno in comune gli arredi liturgici. In particolare l’ambone, presente in forme simili a Salerno, Minturno, Amalfi, Ravello.
In particolare, simili sono alcuni plutei mosaicati di Sessa e quelli della diocesi amalfitana.
Collegamenti tra la Cattedrale di Sessa e quella di Monreale sono riscontrabili nelle sculture di destra dell’archivolto centrale del portico ed il capitello con le “storie di Sansone” del chiostro.
Sempre l’archivolto centrale del portico manifesta ulteriori rimandi stilistici con i plutei raffiguranti le “Storie di Giuseppe” provenienti dalla chiesa di Santa Restituta
Osservando gli elefanti, che sorreggono la cattedra di Calvi Vecchia si notano delle affinità con i leoni posti all’ingresso della facciata centrale della cattedrale sessana.
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