Frossasco
Chiesa parrocchiale di San Donato
Chiesa parrocchiale di San Donato
Nel contesto istituzionale delineato si colloca la chiesa parrocchiale di S. Donato. Posta già nel 1220 subito fuori le mura quadrate della villa di Frossasco, sulle vestigia di una cappella le cui tracce si scorgono sulla facciata e nei basamenti di alcune colonne. Ampliata nella seconda metà del XIII secolo, la chiesa acquista nel secolo successivo l’odierna sezione basilicale a tre navate, coperta con un soffitto a capriate. Nel XV secolo quest’ultimo è sostituito da volte a crociera, mentre l’area presbiterale si arricchisce di absidiole poligonali e di ampie finestre nel coro. Nel 1648 viene ribassata la volta della navata centrale, inframezzata da nuove finestre che sostituiscono quelle tamponate del coro. Successivamente, le navatelle vengono arricchite da una cappella laterale ciascuna e da numerosi altari poi rimossi a metà Novecento. L’ultimo rifacimento del pavimento è del 1963, mentre risale al 1789 la costruzione dell’attuale sacrestia. I muri interni della chiesa erano affrescati, alcuni frammenti superstiti ornano ancora la parete settentrionale, mentre degli antichi arredi medievali nulla rimane se non un piccolo frammento di sportello ligneo scolpito.
Nella visita pastorale del 1847 si contavano in chiesa, oltre all’altar maggiore, quelli della Natività della Vergine, di S. Giuseppe e S. Anna, del Rosario, di S. Lorenzo, di S. Antonio, di S. Michele, di S. Lucia, del Crocifisso, dell’Addolorata. Alcuni di questi esistono ancora oggi, di altri rimangono alcuni arredi, soprattutto le pale d’altare.
L’attuale altar maggiore è stato installato dopo il Concilio vaticano II, mentre il crocifisso pendente esisteva già nel 1648.
I quattro grandi quadri del presbiterio, da poco restaurati, rappresentano l’Ultima cena, il Miracolo di Torino, l’Assunta con S. Giovanni e S. Caterina, il Cristo giudice. Il quadro ovale in fondo all’abside, qui collocato nel 1790, è del pittore Pietro Cuniberti, e rappresenta una Madonna con il Bambino ed i santi protettori di Frossasco, Donato e Sebastiano. Il pulpito, databile verso l’inizio del Seicento, è in legno intagliato, e proviene dalla chiesa di S. Francesco in Pinerolo, demolita nel 1802 per iniziativa del governo francese. Verso il fondo della navata laterale sinistra si possono ammirare due affreschi quattrocenteschi, un S. Michele Arcangelo, e una Madonna che allatta il Bambino con un paesaggio di sfondo che richiama la Val Noce. Il campanile, dapprima individuato in una torre di guardia della vicina fortificazione, nel 1830 veniva costruito appositamente in adiacenza alla sacrestia, su progetto di Andrea Cattaneo. La festa patronale si celebra la prima domenica di agosto, ma anche il giorno di S. Sebastiano, patrono della comunità civile, a gennaio.
Please , update your browser