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Trapani, le chiese scomparse
Trapani, le chiese scomparse
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Trapani, lembo di terra proteso tra due mari e attraversato dalla storia, ha sviluppato il suo tessuto urbano in stratificazioni successive. Il volto della parte più antica della città, modificato in modo irreversibile, oggi non è più riconoscibile. Specchio del profondo mutamento nei rapporti tra religione e società, l’ identità della città di un tempo appare irrimediabilmente dispersa. Tuttavia restano le carte a raccontare di una comunità operosa e del suo rapporto quotidiano con il sacro. Questo percorso si propone di realizzare un viaggio nel passato della città, un viaggio tra radici e orizzonti, tra le tracce di una memoria dispersa e nuove prospettive di fede.
Il centro storico di Trapani fino alla fine del XIX secolo era punteggiato di edifici religiosi. All’interno delle mura che cingevano la città falcata chiese, conventi, monasteri, conservatori, cappelle sorgevano ad ogni angolo, segno della pietà popolare, di un rapporto quotidiano e costante con la fede che scandiva i tempi della vita. Il percorso ci consentirà di immergerci nell’intrico di vie della città portuale di un tempo, attraversando luoghi che in gran parte oggi non esistono più.
Il MAB Trapani, Museo DiART San Rocco, Archivio storico e Biblioteca della Diocesi di Trapani, seguendo le tracce di una parte di questa storia sommersa, ha dato vita nel 2021 al progetto integrato “Percorsi femminili del sacro”. Il progetto, focalizzatosi su alcune figure di sante e sulle chiese ad esse dedicate, è stata l’occasione per mettere in dialogo i documenti, i libri, le opere d’arte, le emergenze architettoniche.
Il progetto si articolava su tre diversi focus: una mostra documentaria allestita presso la sala studio dell’Archivio, la proiezione di un documentario sul culto di santa Lucia presso il Museo San Rocco e un percorso virtuale fruibile tramite smartphone o PC sulla piattaforma digitale Artsteps.
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