Fulcro del progetto MAB è stato il percorso espositivo virtuale realizzato sulla piattaforma digitale Artsteps e fruibile  tramite smartphone, tablet o PC. I visitatori della mostra documentaria potevano contestualmente accedere al percorso tramite un QR-Code oppure fruirne liberamente tramite il link di accesso postato sulla pagina facebook o sul sito dell’Archivio diocesano nella sezione eventi.

L’ambiente virtuale, suddiviso in varie sezioni, ciascuna dedicata ad una delle sante oggetto del percorso, consente di spaziare dalla storia delle singole chiese e monasteri, ai documenti ad essi relativi, dalla biografia delle sante alla loro  iconografia, i cui attributi sono descritti in modo dettagliato in appositi pannelli, ai dipinti,  alcuni dei quali appartenuti proprio alle chiese o ai monasteri soppressi e oggi non più esistenti oggetto del percorso.

Nella realtà virtuale ciò che è per sempre separato torna a costituire un unicum, mettendo in relazione queste opere con i luoghi e i contesti ove esse erano conservate. A differenza dei tour virtuali che consentono di visitare ad esempio una chiesa, un museo o una cattedrale così come oggi si presenta, il percorso digitale permette di collocare in un unico ambiente virtuale ciò che non è più unito, di ricomporre in qualche modo il legame storico tra documenti, luoghi, opere d’arte.

Fondamentale è stata la collaborazione con il Museo Regionale Agostino Pepoli, che custodisce molte delle opere appartenenti alle chiese e monasteri presenti nel percorso, e con il Fondo Edifici di Culto.   La tecnologia impiegata consente di spostarsi in modo intuitivo liberamente all’interno del percorso espositivo e interagire con i documenti e le opere esposte attivandone le didascalie e/o le audio descrizioni con un semplice clic. Cliccando sul simbolo dell’audio è possibile ascoltare la descrizione delle opere esposte, cliccando sui singoli documenti  se ne può ottenere un ingrandimento e osservarli nel dettaglio e si può inoltre leggere il regesto del contenuto.