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Lo scampato pericolo
Lo scampato pericolo
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Questo percorso nasce nel periodo particolare e straordinario della pandemia da Covid 19. Di fronte alla morte, alla desolazione e allo straniamento che questa esperienza ha portato con sé, ci siamo chiesti, riflettendo sulla storia del nostro territorio bresciano, come la società e il ‘popolo di Dio’ avessero affrontato i fenomeni epidemici per uscirne e quali risorse culturali e spirituali si fossero attivate per guardare con speranza al futuro, lasciandosi alle spalle ‘lo scampato pericolo’.
Si è scelto quindi di concepire il percorso individuando i momenti epidemici più critici e rappresentativi per la nostra storia bresciana: le ricorrenti epidemie di peste o del ‘mazzucco’ fra XV e XVI secolo, il colera del 1836-1837 e la pandemia da Covid 19. A questo scopo sono state quindi recuperate fonti archivistiche, bibliografiche, artistiche, musicali e folkloristiche che potessero narrare questa storia. Il filo rosso che ricorre costantemente nel dipanarsi di questo ‘scampato pericolo’ è il richiamo alla devozione per il Tesoro delle SS. Croci, segno secolare di fede, continuamente invocate nelle calamità, fino, appunto, alla nostra pandemia, quando il vescovo Pierantonio Tremolada, da solo, percorse le vie di Brescia ‘desolata e deserta’ con la reliquia della Santa Croce nelle sue mani.
Il percorso si inserisce in un Progetto diocesano integrato-MAB più ampio: abbiamo interrogato degli artisti contemporanei per capire come avessero metabolizzato l’esperienza pandemica e per vedere se, con le loro opere, potessero fornirci suggestioni e percorsi di riflessione. In questo contesto dunque si inseriscono l’installazione di Vera Bugatti, La cura, appositamente commissionata per il Progetto ed esposta al Museo diocesano, e la mostra di Giovanni Rossi Ex voto, organizzata presso la Collezione Paolo VI – Arte contemporanea di Concesio (Bs).
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