Lo scampato pericolo

Il tesoro delle Sante Croci

Il tesoro delle Sante Croci

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Il tesoro delle Sante Croci: storia, leggenda, identità

 

Fina dall’alto medioevo, la città di Brescia possiede una preziosa reliquia della santa croce e un insieme di oggetti liturgici legati ad essa, che vengono abitualmente indicati come Tesoro delle Sante Croci. Nel suo nucleo originario, il tesoro si compone della cosiddetta Reliquia insigne o Crocetta, della Croce del campo o dell’Orifiamma, di una Stauroteca a forma di cassetta, da Reliquiario rinascimentale.

La storia di questi oggetti di devozione e d’arte è complessa e almeno fino al XIII secolo priva di appoggi documentari. Dalle fonti e dalla letteratura storica successiva tuttavia emergono alcuni elementi che restano costanti e incontrovertibili nei secoli. Innanzitutto sia le autorità religiose che quelle civili sono chiamate alla custodia, alla cura e all’arricchimento del tesoro delle Sante Croci facendone così un elemento di unità e identità per tutta la cittadinanza. La storia vera o leggendaria del tesoro unisce il culto della croce alla fiducia profonda verso i santi patroni Faustino e Giovita in una sorta di mito fondativo della città. Queste ragioni, unite all’effettivo pregio artistico degli oggetti, rendono il tesoro delle sante croci il bene più prezioso che la comunità possiede sia da un punto di vista spirituale che materiale e ne fa il punto focale della speranza.

Nel corso dei secoli esso costituisce la ratio più alta per invocare il perdono e la benevolenza divina, per rendere grazie per lo scampato pericolo, attraverso diversi rituali il cui impegno e la cui solennità è proporzionale alla gravità della calamità che si vuole fronteggiare.  Durante le correnti epidemie del Quattrocento e del Cinquecento, per esempio, sono ricordate semplici esposizioni del tesoro e processioni cittadine. Per l’epidemia di colera di primo Ottocento è, invece, documentato un voto della città e un seguente triduo di celebrazioni per lo scioglimento del voto con messe ripetute e una processione solenne.

 

 

Si ringrazia:

La Compagnia dei Custodi delle Sante Croci di Brescia
Il dottor Filippo Picchio Lechi,  Presidente della Compagnia
Il signor Arturo Bettoni, Cancelliere della Compagnia
Il signor Matteo Colli, fotografo

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