Il quinto riquadro è composto da tre scene: nella prima è rappresentato San Ranieri morente, circondato dai monaci di San Vito e da molte persone in preghiera che ricevono guarigioni. Sullo sfondo le mura della città e la chiesa di San Vito. L’edificio al centro dell’affresco rappresenta il palazzo arcivescovile; all’interno si vede l’arcivescovo Villano che si alza, guarito da lunga malattia, per poter celebrare i funerali del Santo. Nell’ultima scena abbiamo il corteo di ecclesiastici e laici che portano a spalle il corpo di Ranieri verso la cattedrale. Da sottolineare in questo riquadro i forti rimandi alla città, dagli edifici – San Vito, l’arcivescovado, la cattedrale e il campanile – alla partecipazione del popolo pisano ai funerali.

Nel cartiglio sottostante si legge:

Come … questa all’altra Vita il Beato Ranieri nel Campanile della badia di San Vito, et essendo recato a’ Duomo dal Chericato con grande solennitade di Cittadini con infiniti lumi in mano fece di molti, e vari miracoli sonando etiam Dio le campane di Pisa miracolosamente per loro stesse, e molti altri miracoli li quali appariscono nella sua leggenda Ammen

La Luminara di San Ranieri che si svolge la sera del 16 giugno, vigilia della festa del Santo, sembra trarre la sua origine proprio dalla processione dei canonici che, tenendo in mano i ceri accesi, trasferirono il corpo di San Ranieri da San Vito alla Cattedrale.