Gli affreschi della vita di San Ranieri

Conversione di San Ranieri

Conversione di San Ranieri

La vita del santo, raccontata nel ciclo, inizia da quando, giovinetto di nobile e ricca famiglia, trascorreva il suo tempo dandosi “alle vanità di questo mondo”, lo vediamo infatti mentre è impegnato a suonare uno strumento in mezzo a un gruppo di persone elegantemente vestite. Nella prima scena Ranieri viene avvicinato da una donna, una sua parente abitante ad ‘Arsiccio’, che gli indica un personaggio, “homo di venerabile aspetto e santità quale aveva nome Alberto” (detto Leccapecore), predicatore laico proveniente dalla Corsica. Nella scena successiva Ranieri si reca da Alberto il quale lo invita a recarsi il giorno dopo (lunedì) dal priore di San Iacopo in Orticaia per confessarsi. Una volta convertito Ranieri ha la visione di un’aquila che porta nel becco un lume, segno del perdono di Dio e della sua parola che Ranieri dovrà portare agli altri popoli. Nell’ultima scena Ranieri ha l’apparizione di Cristo che conferma la sua piena conversione.

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Cartiglio della prima scena e autentica del Maffei

Nel cartiglio sottostante l’affresco si legge distintamente:

Come il Beato Ranieri suonando uno strumento e passando il Beato Alberto per Cisanello fu ammunito del non sonare e subito seguito il Beato Alberto e convertito tanto pianse che divento cieco e come sopra loro apparve uno smisurato lume et alluminato li disse Dio ti ha eletto et hatti perdonato.

 

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