I manoscritti del Capitolo del Duomo di Pisa

“Memorie sacre delle glorie di Pisa”

“Memorie sacre delle glorie di Pisa”

Memorie sacre delle glorie di Pisa, con un breve compendio delle vite dei Santi e Beati della città e suo distretto, raccolte da Pietro Cardosi cittadino pisano, 1675 pisano

Il manoscritto – conservato nel fondo del Capitolo del Duomo di Pisa in tre esemplari, uno coevo (C172/bis, 1675), uno eseguito presumibilmente qualche decennio dopo (C172) e uno ottocentesco privo di immagini (C141) – è molto importante e studiato per le numerose informazioni in esso contenute, e, relativamente alle prime due copie, risulta particolarmente pregevole per l’apparato iconografico che accompagna i testi. Vengono narrate le vicende dei santi e beati Pisani, protagonisti della storia di Pisa e all’origine dell’edificazione di chiese e monasteri della città. Troviamo qui descritte le figure di San Ranieri, del monaco confessore Alberto Leccapecore a questo legato, vengono raccontate inoltre le vicende dell’edificazione del Duomo e degli altri edifici che gravitano nella piazza, la fondazione della chiesa e monastero di San Michele in Borgo, e altri temi affrontati all’interno delle pagine di questo percorso. Entrambe le copie sono dotate di indice alfabetico delle memorie e dei santi e ogni argomento trattato è corredato da uno spazio dedicato alla rappresentazione grafica relativa; purtroppo gran parte degli spazi previsti dal Cardosi non sono stati riempiti dagli esecutori degli acquerelli, lasciando così entrambi gli esemplari palesemente incompiuti. Una ulteriore copia ottocentesca del manoscritto si conserva nella Biblioteca universitaria pisana, Ms. 562.

Il manoscritto C172, rilegato in mezza pelle, si compone di 650 pagine; ogni testo, realizzato in una elegante scrittura libraria settecentesca, è incorniciato da una linea sottile e il primo rigo di ogni argomento è in caratteri più grandi. Oggi di proprietà del Capitolo pisano, precedentemente apparteneva a Fortunato di Pietro Magroni, “sotto-provveditore della Dogana di Pisa e soprintendente alle porte della città” (v. note di possesso).

L’altro esemplare (C172/bis) delle Memorie, molto probabilmente una prima esecuzione, è un manoscritto rilegato in pergamena, composto da 692 pagine di formato minore rispetto all’altro esemplare, anch’esso corredato da acquerelli eseguiti sicuramente da altra mano rispetto al precedente, una mano meno sofisticata dal punto di vista artistico. Le immagini risultano infatti molto schematiche, semplificate, a volte prive delle giuste proporzioni, ma più ricche di colori vivaci e dettagli, particolarmente nelle cornici barocche che circondano le immagini dei santi, caratteristica questa che rende l’immagine molto più esplicita – nei riferimenti alla città e alle caratteristiche del santo – e didascalica. Da segnalare l’immagine di Pisa, all’inizio del volume, secondo la consueta iconografia della donna/Madonna incoronata che allatta, qui ampiamente esaminata nella pagina dedicata allo Stemmario del XVII secolo.

Nella galleria abbiamo inserito alcune delle immagini più significative di entrambi i volumi. Per quanto riguarda il manoscritto C172, solo il primo acquerello, “Pelope re dei Greci edificatore di Pisa”, porta la sigla dell’autore “P. F. M.” –  per ora non identificato – ma è probabile che abbia eseguito anche gli altri, o almeno parte di essi.

 

 

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