Il Battesimo, non è un rito privato, ma piuttosto un evento ecclesiale: attraverso questo Sacramento, infatti, i bambini entrano a far parte della Chiesa. È significativo il fatto che il Rito del Battesimo dei bambini abbia inizio proprio con una domanda fatta dal celebrante ai genitori: “Che cosa chiedete alla Chiesa?”. E la risposta dei genitori, nella sua semplicità e autenticità, risulta molto chiara: “Il Battesimo”.

Il Battesimo è domandato alla Chiesa ma, al tempo stesso, è dato dalla Chiesa. Presuppone la fede dei genitori, del padrino e della madrina che presentano il bambino; si compie grazie alla fede nel Signore Risorto, vissuta, professata e celebrata dalla e nella Chiesa; non è un evento isolato ma segna l’inizio di un cammino di fede che andrà accompagnato, custodito e approfondito nel tempo.

La comunità cristiana particolare, che esprime il volto concreto e preciso della Chiesa in un determinato territorio, in questo modo, diventa il grembo generatore alla vita di fede. È molto bella ed efficace l’immagine del grembo, perché ci riporta allo “spazio” originario e naturale dove ha avuto inizio la vita di ciascuno e dove, benché inconsciamente ma efficacemente, ogni essere umano ha cominciato a percepire l’essere desiderato, custodito e amato da qualcuno.

Il Battesimo, dunque, diventa il solenne e pubblico “atto generativo” che una comunità cristiana compie, in fedeltà alla consegna che Gesù Risorto ha fatto agli apostoli: “Andate e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19), per aiutare qualcuno a diventare e restare credente. Questo atto generativo ha una doppia natura:

• divina, perché solo Dio Padre, in Gesù e grazie all’azione dello Spirito Santo, può “generare” qualcuno che possa partecipare alla sua vita;
• umana, perché la vita di figli di Dio ricevuta in dono è frutto anche della decisione e della formazione della persona.

Con il Sacramento del Battesimo, dunque, la Chiesa “madre” genera i suoi figli e rigenera se stessa, avendo a cuore prima di tutto la persona, cercando di raggiungerla e accompagnarla nelle sue dimensioni vitali, per aiutarla a “stare nella vita” e attraversare il tempo con lo stile di Gesù.