Echi di spiritualità: Testimonianze di ordini religiosi nella Città di Sessa Aurunca, tra passato e valorizzazione

Testimonianze artistiche e documentali

Testimonianze artistiche e documentali

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La presenza degli ordini religiosi sul territorio di Sessa Aurunca è testimoniato non solo dagli edifici, a volte particolarmente monumentali, ma anche dagli oggetti artistici e dai beni archivistici e librari. Una forte dispersione risale al periodo delle soppressioni degli ordini religiosi, che comportarono uno smembramento ed alienazione dei Beni. Alcuni di questi sono conservati presso gli istituti culturali della Diocesi. In particolare, si ricorda il fondo librario dei Cappuccini. Grazie alle note di possesso oppure alle annotazioni riportate sui libri, si è riusciti ad identificare diversi volumi antichi provenienti dal convento dello Spirito Santo, detto di Sessa vecchia, e quello di Santa Maria Regina Coeli, detto di Sessa nuova. Alcuni di questi volumi sono particolarmente interessanti e risalenti ai secolo XVII e XVIII. La consultazione dei libri è facilitata dalle attività di digitalizzazione effettuate in questi anni dalla Biblioteca diocesana “Leone XIII” ed in parte presenti nella teca digitale. Diversi dipinti, provenienti probabilmente da chiese francescane e benedettine (San Francesco, San Germano), arricchiscono la collezione del Museo diocesano “G. M. Diamare”. Oltre ai dipinti vi sono sculture, lastre tombali ed alcuni oggetti in argento legati alle celebrazioni liturgiche. I dipinti hanno un soggetto prevalentemente francescano e legati alla forte presenza dell’ordine sin dal tardo medioevo. Ben più scarna è, invece, la documentazione archivistica conservata presso l’Archivio storico diocesano “G. M. Diamare”. Dalle Visite pastorali si possono evincere, invece, alcune importanti note sui loro possedimenti e sulle stesse strutture architettoniche. In particolare per il convento di clausura femminile di Santo Stefano, fondato nel secolo XIII, si apprendono i nomi delle suore oltre ad una breve descrizione dell’aula liturgica. Analoga descrizione si ha per il Monastero femminile di San Germano, fondato nel 1200, e particolarmente importante per i suoi stucchi barocchi. Per gli ordini maschili si conserva un’interessante documentazione dei padri Agostiniani, presenti a Sessa già dalla fine del secolo XIV. Lo “Stato del Venerabile monastero” è una fonte imprescindibile per la conoscenza dell’edificio. La meticolosità delle notizie, ed il loro susseguirsi senza soluzione di continuità, indicano le esigenze quotidiane della comunità religiosa offrendo uno spaccato economico dell’ente religioso e del rapporto con il territorio.

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