Echi di spiritualità: Testimonianze di ordini religiosi nella Città di Sessa Aurunca, tra passato e valorizzazione
L’assistenza caritativa civica ed ecclesiale a Sessa Aurunca
L’assistenza caritativa civica ed ecclesiale a Sessa Aurunca
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Oltre alle chiese e conventi degli ordini religiosi, il tessuto urbanistico del centro storico di Sessa Aurunca è caratterizzato da edifici legati essenzialmente a finalità caritative. Poco dopo l’ingresso meridionale della cittadina vi era l’ospizio per pellegrini con annessa chiesa intitolata a San Giacomo- Questo complesso fu voluto intorno al 1479 da nobili famiglie sessane proprio per poter dare sollievo ai viandanti bisognosi. Della struttura oramai rimane solo la chiesa, divenuta di recente proprietà ecclesiastica ed attualmente oggetto di interventi conservativi. All’interno delle chiese non di rado vi erano, invece, istituzioni caritative prevalentemente ecclesiastiche. Tra le diverse istituzioni caritative, di cui si conserva un interessante carteggio presso l’Archivio storico “G. M. Diamare” si ricorda la Cappella dell’Assunta, fondata nel 1582 per volontà di Luca Pollano, all’interno della Chiesa dell’Ave Grazia Plena (Annunziata) in Sessa Aurunca. Questa fondazione laicale aveva il compito di provvedere ai maritaggi delle giovani donne prive di dote e di altre attività assistenziali. Gli introiti provenivano dal lascito del Pollano e la gestione era affidata a laici. Tale gestione si ha fino al 1858 quando l’amministrazione della Cappella dell’Assunta passò direttamente sotto la gestione vescovile. Con le leggi del 1860 e del 1861 l’Ente assistenziale ritorna alla gestione laicale che ha il diritto alla nomina di due amministratori. Il 20 gennaio del 1670 il cavalier Don Alfonso Di Francesco dona alla Cappella di San Girolamo, ubicata all’interno della sacrestia della Cattedrale, un lascito per permettere all’ente assistenziale di provvedere ai maritaggi ed alle spese legate al culto. Il legato prevedeva la nomina degli amministratori da parte del vescovo e della famiglia del Di Francesco. Con l’estinzione dei familiari, gli amministratori diventano i due governatori dell’Ave Gratia Plena. Nel 1858 l’amministrazione passa, però, interamente al vescovo e vi rimane fino alle leggi del 1860 e 1861, che fanno ritornare ai laici la gestione di questo legato. Della Cappella di San Girolamo si conserva ancora l’altare in marmi policromi ed il dipinto raffigurante San Girolamo attribuito a Fabrizio Santafede. Nel 1863, a seguito di una modifica delle normativa civile, i beni della Cappella dell’Assunta e di quella di San Girolamo passano alla Congregazione della Carità e successivamente all’ECA, Ente Comunale d’Assistenza. Le attività caritative erano, inoltre, effettuate dalle confraternite laicali, tuttora esistenti ed operanti.
Sicuramente l’ente assistenziale maggiormente noto a Sessa Aurunca è quell’ dell’Annunziata che, come gran parte di analoghi istituti, viene fondata sul finire del secolo XIV da autorità laiche ed è tuttora il luogo simbolo dell’assistenza ai più bisognosi.
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