Echi di spiritualità: Testimonianze di ordini religiosi nella Città di Sessa Aurunca, tra passato e valorizzazione
La chiesa di Sant’Anna: la storia
La chiesa di Sant’Anna: la storia
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Posizionata a ridosso di piazza Tiberio sorge la chiesa di Sant’Anna con l’annesso convento francescano delle suore di Sant’Elisabetta d’Ungheria. La fondazione dell’edificio ecclesiastico si ebbe nel XV su committenza del duca di Sessa, Giovanni Antonio Marzano. L’impianto della chiesa è ad aula unica con abside piatta e due cappelle poste nella zona mediana. Il soffitto a cassettoni, in legno dorato e intagliato, presenta un alternarsi di dipinti su tela all’interno di cornici modanate. L’opera, attribuita a Francesco e Michele Curia operanti alla fine del XVI secolo, è pervasa nell’iconografia da temi mariani accanto a scene della vita di Sant’Anna con l’aggiunta di santi francescani. La medesima tematica è sviluppata nei dipinti su parete, collocati nella zona sottostante il soffitto quasi a ridosso delle gelusie. Queste si caratterizzano per “l’argentatura” data al legno intagliato a differenza della più comune doratura. Nella volta del presbiterio sono dipinti dei profeti con al centro l’Incoronazione della Vergine. Questo spazio può essere suddiviso in tre zone. Sulla parete di fondo vi è l’altare maggiore in marmi policromi con alle spalle una grossa cona lavorata a stucco e la tela di G. Sarnelli raffigurante S. Anna tra S. Gioacchino e San Francesco. Sul lato destro, la cantoria in legno intagliato e dorato della metà del XV secolo e all’opposto una grata con relativo comunichino. Due tele, attribuite a Giuseppe Marullo e raffiguranti la Flagellazione e l’Immacolata, sono poste sugli altari laterali della navata.
A testimonianza di un notevole e prezioso patrimonio pittorico, vi è l’affresco Madonna con Bambino, databile al XV secolo e attualmente conservato all’interno della sacrestia. E’ da ricordare, inoltre, che dalla chiesa di Sant’Anna proveniva la pala della Madonna del Popolo, attribuita a Marco Cardisco (1530), esposta nell’abside centrale della Cattedrale di Sessa, e il Polittico della Croce di Cristoforo Scacco, conservato nel Museo Campano di Capua.
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