Borgomanerese e Aronese

Pio – Armeno

Pio – Armeno

L’antica chiesa romanica di Santa Maria Assunta ad Armeno possiede un corposanto che, seppur ignoto alla maggior parte dei visitatori, essendo nascosto sotto l’altare laterale destro del transetto, costituisce comunque un capitolo della sua storia plurisecolare.

La vicenda dei resti di Pio, questo il nome della reliquia, ha inizio nella città di Pavia, dove erano venerati nel convento delle Suore Cappuccine, conservati entro una cassetta di legno lavorato, dopo che erano giunto dall’Urbe. Al momento della soppressione del monastero, le ossa, attraverso il vicario generale della diocesi pavese monsignor Picchiotti, vennero donate a don Giulio Cesare Gaudenzi, sacerdote di origini armeniesi, come attesta un documento del 21 agosto 1784, che le portò nella parrocchiale del paese.

Nel 1909 si evince un rinnovato interesse verso il presunto martire, tanto che si vuole procedere alla ricomposizione delle ossa per formare un manichino da porre in venerazione in una nuova urna. Il compito venne affidato al medico Pietro Prandi di Bellinzago che ricompose il corpo del presunto martire, poi riposto, riccamente vestito, nell’attuale urna in metallo argentato in stile barocco, uscita dallo stabilimento Aurelio Sassi di Novara. In tale occasione si fece il primo solenne trasporto solenne per le vie del paese alla presenza di Mosignor Giuseppe Gamba Vescovo di Novara.

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