Chiesa di Madre Teresa di Calcutta, Bolzano

CARATTERI ARCHITETTONICI

CARATTERI ARCHITETTONICI

Il progetto del complesso parrocchiale “Madre Teresa di Calcutta” si trova nel quartiere Firmiano di Bolzano.

Il complesso è costituito da chiesa, centro parrocchiale e canonica. La chiesa si compone di quattro cubi di diversa altezza, il centro parrocchiale è un ampio edificio a due piani, la canonica una stretta struttura a tre piani. I tre edifici appaiono come un complesso chiuso da un muro di collegamento sul lato sud, l’unico accesso al cortile avviene dal lato nord da Piazza Nikolaus Firmiano.

Il progetto rinuncia alla costruzione del campanile. Al suo posto è prevista la costruzione di uno spazio per le campane all’interno del cubo maggiore della chiesa. Questo spazio si apre verso l’esterno e rappresenta con il suo forte segno architettonico un elemento urbanistico importante per l’intero quartiere nonché un’interpretazione contemporanea del campanile.

Strutturalmente i quattro volumi della chiesa gravano su una trave a forma di croce che li separa, posizionata a un’altezza di 3,60 metri dal piano di entrata. Nelle quattro facciate, queste travi sono visibili tramite le superfici ribassate delle loro testate. Il carattere sacrale dell’intero complesso al centro del nuovo quartiere è potenziato notevolmente dal linguaggio omogeneo e misurato dei materiali proposti. La gran parte delle facciate, tutte le superfici esterne ed interne al piano terra e tutte le coperture sono rivestite di pietra calcarea di Sellenberg di tonalità grigio-terra. Le facciate interne della canonica e del centro parrocchiale rispondono a una composizione di vetrate più o meno traslucide che dialogano tra di loro e con gli spazi delle corti a loro appartenenti. Pareti e soffitti degli spazi interni della chiesa sono rivestiti con intonaci a base di argilla.

I quattro cuboidi della chiesa di diversa altezza, in calcestruzzo poroso che compongono la chiesa, formano all’interno, insieme a una trave a cassone ribassata in acciaio a forma di croce, una struttura portante tridimensionale e coprono l’intero spazio della chiesa senza poggiare su sostegni. Lo spazio interno è a pianta libera di 46,5 m x 28 m; i pali di fondazione trivellati sono del tipo Franki e la facciata in pietra naturale è ventilata.

“Insieme a scuola, asilo e centro commerciale, l’impianto ecclesiale forma il centro del nuovo quartiere Firmiano a Bolzano. Il lotto rettangolare di 78×38 metri previsto per la chiesa, è situato in posizione privilegiata all’interno della zona pedonale pubblica. Circondati da alta e densa edilizia abitativa, gli edifici sacri sono stati mantenuti volutamente modesti, chiaramente strutturati e a misura d’uomo. Il complesso ecclesiale si estende sul lotto in una sequenza di corpi di fabbrica alternati a spazi a cielo aperto. In direzione est si congiungono alla chiesa il centro parrocchiale e la casa canonica con propri edifici e con cortili interposti tra di loro. Lo sviluppo delle altezze degli edifici si presenta assai differente. I tre edifici si presentano come un insieme unitario, poiché l’accesso unico al complesso avviene dal lato nord, verso il sagrato. La pietra calcarea di Sellenberg, utilizzata per pavimentazioni, facciate e tetti, caratterizza lo “spazio sacro” e conferisce uniformità al complesso pur conservando l’individualità di edifici e cortili. Il corpo della chiesa si presenta in quattro corpi di diversa altezza e dimensione. Volume esterno e spazio interno sono ugualmente generati da una trave a croce inserita nei corpi e posta ad un’altezza di 4,10 metri. La trave, con una sezione di 2×1 metri, copre l’intero spazio della chiesa di 38 x 26 metri. Sulla trave gravano le 8 pareti esterne dei cubi rivolte verso l’interno e gran parte dei 4 solai. Otto nastri di luce corrispondenti alle pareti e posti sopra la trave illuminano l’interno. L’intera parete retrostante al presbiterio è stata eseguita come trave-parete. Essa è sollevata per tutta la larghezza di 38 metri della chiesa ed è posta sopra un nastro di luce, schermato da una parete esterna. Con l’entrata attraverso il portale della chiesa, al visitatore si rivela passo dopo passo l’intero spazio interno. In pianta libera e indipendente da ordini strutturali e spaziali nella chiesa, sono dislocati l’aula grande con il presbiterio e il fonte battesimale, il tabernacolo, la cappella feriale, il confessionale e la sacrestia. I banchi per la comunità dei fedeli sono disposti a raggiera intorno all’isola dell’altare leggermente rialzata. Il concetto progettuale di forme, materiali e percorsi segue le precise prescrizioni teologiche e liturgiche. Questo vale soprattutto per la collocazione e il significato dell’iconografia cristiana. Una croce monumentale insieme all’altare, l’ambone e la sede, costruiti da singole pietre in marmo, costituisce il centro spaziale della comunità ecclesiale. Due finestre progettate da Christoph Hofer incorniciano l’interno della chiesa e lo immergono in un’intensa luce colorata” (dalla relazione di progetto).

La pietra calcarea di Sellenberg, utilizzata per pavimentazioni, facciate e tetti, caratterizza lo “spazio sacro” e conferisce uniformità al complesso pur conservando l’individualità di edifici e cortili. La facciata della chiesa non ha vere e proprie finestre, ma lo spazio interno viene illuminato da rientranze e sporgenze nel corpo dell’edificio e da fasci di luce provenienti dal soffitto. L’imponente forza espressiva della pietra naturale conferisce a questo edificio una rilevanza ed una monumentalità, che richiamano un’immediata attenzione alla particolarità del luogo. Si crea in tal modo un efficace contrappeso agli edifici circostanti.

Le finestre giocano un ruolo importante nell’architettura perciò il progetto artistico è andato di pari passo con lo sviluppo di quello architettonico. Dal lato esterno la superficie del vetro isolante è strutturata, così da rompere il riflesso e fondersi di giorno con il corpo della chiesa. Di notte invece, illuminando con la luce interna lo spazio circostante, annuncia il rito della S. Messa. All’interno si riflette la struttura esterna, creando un effetto di profondità tridimensionale. Il colore proprio del vetro interno, d’altra parte, filtra la luce in entrata, creando così a seconda dell’ora e della stagione un’atmosfera sempre diversa e coinvolgente.

 

Processi e contesti

Progetto liturgico e programma iconografico

Dati generali

Your browser doesn't currently support this component
Please , update your browser

Sezioni del sito

Selezione lingua

  • Italiano
  • English
  • Deutsch
  • Français
  • Español