Le fonti documentarie relative alla storia delle antiche chiese di Pisa, conservate presso l’Archivio storico diocesano di Pisa, sono molte e di natura diversa: dai documenti nati da esigenze pratico-amministrative o fiscali, come le visite pastorali, gli “Atti straordinari” (che riuniscono tutti i decreti e decisioni prese dagli Arcivescovi nei confronti della propria diocesi), i registri di estimi e imposte, i libri dei patronati, oppure scaturiti da un interesse più propriamente storico-culturale, come i numerosi volumi contenuti nella serie “Manoscritti” del Fondo capitolare di Pisa. In questo percorso prenderemo in esame il manoscritto C152.

Il manoscritto, in formato atlantico, realizzato dal canonico Paolo Tronci intorno al 1643, è una delle fonti più ricche di informazioni relativamente alla storia degli edifici ecclesiastici di Pisa e sicuramente una delle più conosciute e studiate. L’opera, dal titolo “Descrizione delle chiese, monasteri et oratori della città di Pisa”, contiene la descrizione di tutti gli edifici di culto, luoghi pii e collegi all’interno della città, ordinati alfabeticamente per tipologia di ente. Di ogni edificio viene indicato l’anno di fondazione, o comunque dell’inizio dei lavori di costruzione, la circostanza storica o le motivazioni che portarono all’edificazione; la consacrazione; le eventuali modifiche, restauri, o ricostruzioni ex-novo e resti di strutture architettoniche precedenti; il diritto di patronato; viene dato poi particolare rilievo alle reliquie, sistematicamente elencate con l’indicazione della tipologia (osso, velo, veste, cilicio, ecc.) e del Santo. Troviamo spesso anche la descrizione degli “argenti”. Non tralascia inoltre di descrivere gli altari, specificandone la dedicazione, la fattura, l’eventuale committente e autore, e illustrando in maniera piuttosto accurata gli “ornamenti”, ossia i dipinti e gli arredi sacri.

Proprio per l’importanza di questo manoscritto nel 2018 è stata pubblicata, per le Edizioni ETS di Pisa, la fotoriproduzione dell’intero manoscritto, accompagnata da alcuni saggi introduttivi.

Le antiche chiese di Pisa, costruite per lo più all’interno delle mura urbane tra l’XI e il XIII secolo, hanno subito nel corso dei secoli cambiamenti dovuti a fattori naturali – inondazioni, terremoti- o all’intervento umano – bombardamenti, trasformazioni politiche, religiose, culturali – che, in alcuni casi hanno portato a modifiche nell’arredo originario degli edifici, pur mantenendo inalterata la struttura architettonico-strutturale; in altri casi gli edifici sono stati soppressi e poi abbandonati e demoliti, hanno cambiato proprietario e/o destinazione d’uso. Nella mappa che segue sono stati indicate le 73 chiese principali descritte nel manoscritto (non sono stati qui presi in esame gli altri edifici, come oratori, sedi di compagnie o ospedali): nelle didascalie è stato indicato l’epoca di fondazione, o comunque le prime attestazioni, se ancora esistente e l’attuale utilizzo. Alcune di queste chiese si trovano anche nella pagina “Le chiese di Pisa al tempo di San Ranieri”.

Indice delle chiese (dal manoscritto del Tronci):

1. Duomo di Pisa (Santa Maria Assunta)
2. San Giovanni Battista
3. Campanile
4. Campo Santo
5. Sant’Agata
6. Sant’Agnese
7. Sant’Andrea foris portae
8. Sant’Andrea in Chinzica
9. Sant’Anna
10. Sant’Antonio
11. San Bartolomeo
12. San Benedetto
13. San Bernardo
14. San Biagio
15. Santa Maria del Carmine
16. San Cassiano
17. Santa Caterina
18. Santa Cecilia
19. Santa Chiara
20. Santa Cristina
21. San Cristofano
22. San Cosimo
23. San Domenico
24. Sant’Egidio
25. Santa Elisabetta
26. Santa Eufrasia
27. Santa Febbronica
28. San Felice
29. San Francesco
30. San Frediano
31. San Giovanni Monasterio
32. San Girolamo
33. San Giuseppe
34. San Iacopo Speronaio
35. San Iacopo in Mercato
36. San Lorenzo
37. San Lorenzo in Chinzica
38. Santa Lucia
39. San Luca
40. San Marco
41. Santa Margherita
42. Santa Maria della Spina
43. Santa Maria oratorio di San Matteo
44. Santa Maria della Neve
45. Santa Maria Maddalena
46. Santa Marta
47. San Martino
48. San Martino alla Pietra
49. San Matteo
50. San Michele
51. San Nicola
52. San Paolo a Ripa d ‘Arno
53. San Paolo all’Orto
54. San Pietro a Ischia
55. San Pietro in Vincoli
56. San Pietro in Padule
57. San Ranieri
58. San Rocco
59. San Salvatore in Porta d’oro
60. San Sebastiano
61. San Sepolcro
62. San Silvestro
63. San Simone al Parlascio
64. San Sisto
65. Santo Stefano dei Cavalieri
66. San Tommaso in Ponte
67. San Tomaso di Canturbia
68. Santa Trinita
69. San Torpè
70. San Verano
71. San Vito
72. San Zeno
73. Sant’Ambrogio