Gli affreschi della vita di San Ranieri

Ritorno a Pisa e miracoli di San Ranieri

Ritorno a Pisa e miracoli di San Ranieri

Nel primo riquadro del registro inferiore sono rappresentate quattro scene. Dopo tredici anni di permanenza in Terra Santa, il Signore appare a Ranieri e gli ordina di tornare in patria; la galea pisana torna dunque a Pisa. Nella sosta a Messina Ranieri compie il miracolo della separazione del vino dall’acqua, che l’oste disonesto aveva mischiato; successivamente indica all’oste il gatto sulla botte, come segno del demonio che spinge alla disonestà. Giunto a Pisa, viene accolto dai canonici del Duomo e invitato alla loro tavola. Come nel secondo riquadro, sono ben visibili i simboli di Pisa nel vessillo e sulle vele della galea, ma nel refettorio dei canonici non si ha alcun riferimento ad un’architettura reale.

Nel cartiglio sottostante  – riportato con molte lacune dal manoscritto e integrato dalle incisioni del Frezza – si legge:

[Ammonito da Dio il Beato Ranieri che dovesse tornare alla sua Pisa fu accompagnato con pianto universale fino a dove doveva imbarcare e seco portando la Scrittura Santa si messe in viaggio andando a Messana, dove sbarcato conobbe che un vinaiolo vendeva più acqua che vino e miracolosamente fece separare l’acqua dal vino essendogliene stato votato di suo ordine nel mantello, e domandò al vinaiolo: hora] vedi quel diavolo in forma di gatta ti inganna, e compunto si convertì, e come tornato a Pisa ricevette [refezione da Canonici che erano andati ad incontrarlo]

4_sotto
Cartiglio e autentica
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