La lunga storia della Chiesa biellese trova nel corso del XIX secolo il momento del suo consolidamento. Dopo gli sconvolgimenti politici e sociali creati dalla dominazione napoleonica, la Diocesi di Biella – sorta nel 1772- dovrà riacquistare compattezza e organizzare molti aspetti della vita religiosa. 

La nostra attenzione è qui rivolta alle parole che i vescovi biellesi hanno indirizzato al clero e ai laici nelle lettere pastorali e circolari, fonti storiche di rilievo in cui aspetti teologici e catechistici si intrecciano con la testimonianza degli eventi storici e sociali.

Il periodo preso in considerazione è quello che va dal 1815 al 1873 e che coincide con l’operato dei vescovi Bernardino Bollati, Placido Maria Tadini e Giovanni Pietro Losana. 

L’operato di queste personalità si svolge nel secolo della più radicale trasformazione religiosa, economica e sociale del Biellese e del Piemonte, il secolo del Risorgimento e della rivoluzione industriale.

Il genere della lettera pastorale – sul quale in tempo recente si sono intensificati gli studi tramite la pubblicazione in varie diocesi italiane di raccolte di lettere vescovili  – conosce fortuna alterna e proprio nel corso dell’800 viene rivitalizzato su impulso di Pio IX e delle sue encicliche; è proprio in questo secolo, che i vescovi biellesi le useranno diffusamente come mezzi per comunicare con il clero e i fedeli. L’approfondimento che si propone è dunque una lettura riccamente filtrata di un periodo storico tra i più fecondi per la storia civile e religiosa del Biellese e permette l’integrazione e valorizzazione di fondi archivistici e librari presenti nella Biblioteca diocesana e nei suoi archivi aggregati e nell’Archivio diocesano di Biella, dando conto dei molteplici piani di lettura della lettera pastorale per raccontare il dialogo tra Chiesa, clero e la più ampia comunità di fedeli.