Chiesa della Sacra Famiglia

Beni architettonici

Chiesa della Sacra Famiglia

chiesa parrocchiale
Via Garigliano - Cassino (FR)
Parrocchia della Sacra Famiglia - Diocesi di Sora - Cassino - Aquino - Pontecorvo
Regione ecclesiastica Lazio

Il complesso parrocchiale della Sacra Famiglia di Cassino si inserisce all’interno del quartiere periferico posto a sud della città, tra via Garigliano e via Donizetti, la cui densità abitativa è aumentata, nel tempo, grazie alla vicinanza della stazione ferroviaria e dello snodo infrastrutturale che collega l’autostrada A1 alla superstrada Formia-Avezzano. La necessità di dover dotare il territorio di una nuova parrocchia e di un nuovo edificio di culto viene inizialmente manifestata da mons. Fabio Bernardo D’Onorio (attuale arcivescovo di Gaeta), abate ordinario dell’abbazia territoriale di Montecassino dal 1983 al 2007, che erige canonicamente la parrocchia della Sacra Famiglia con decreto del 30 giugno 1986, inserendola tra le 53 parrocchie poste sotto la giurisdizione dell’abbazia (ex diocesi). Il quartiere, urbanizzato da diversi complessi abitativi popolari e numerose scuole, agli inizi degli anni Duemila è in pieno sviluppo e le previsioni degli strumenti urbanistici presumono che la parrocchia sia a servizio di circa 10.000 abitanti. Nel 2002 la diocesi effettua una prima richiesta alla Conferenza Episcopale Italiana per la realizzazione di un complesso parrocchiale, alla quale rinuncia dopo sette anni per problemi legati alla fattibilità del progetto degli architetti inizialmente incaricati. A fronte di tale situazione nel gennaio del 2013 l’abate ordinario Pietro Vittorelli (2007-2013) decide di rescindere ogni rapporto con i primi progettisti e di avviare un nuovo iter. La progettazione è affidata alla società 3TI Progetti Italia. Il 16 novembre la documentazione di prima istanza (progetto preliminare) viene inviata al Servizio Nazionale per l’edilizia di culto della CEI. Con la bolla Contemplationi faventes[1] del 23 ottobre 2014, Papa Francesco delinea una nuova configurazione territoriale della circoscrizione dell’abbazia, il cui territorio viene ridotto alla sola chiesa abbaziale e al monastero con le immediate pertinenze. Il resto dell’antico territorio rientra nella giurisdizione della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo, che, di conseguenza, diviene Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, la cui guida è affidata a mons. Gerardo Antonazzo dal medesimo giorno. Con una lettera datata 18 dicembre 2015 il vescovo Antonazzo informa la comunità dell’inizio dell’attività pastorale della parrocchia della “Sacra Famiglia”, affidandone la cura a don Salvatore Brunetti. Il Comitato per la valutazione dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell’edilizia di culto della CEI esprime parere favorevole al progetto esecutivo il 7 aprile 2016 e i lavori per la costruzione della nuova chiesa iniziano il 5 giugno 2017. L’edificio è consacrato con solenne rito di dedicazione presieduto dal vescovo Antonazzo, concelebrato dal parroco don Salvatore Brunetti, dal vicario generale della diocesi mons. Fortunato Tamburrini, che ha seguito le varie fasi del progetto, dai maggiori esponenti dell’Amministrazione comunale e dalla comunità dei fedeli, solo in parte in presenza a causa delle restrizioni governative dovute alla pandemia.

 

[1] Per approfondimenti:

https://www.vatican.va/content/francesco/la/apost_constitutions/documents/papa-francesco_costituzione-ap_20141023_abbatia-montis-cassini.html

Caratteri architettonici

L’architettura del complesso parrocchiale della Sacra Famiglia è pensata per integrarsi nel contesto urbano, caratterizzato da forme semplici e volumi puri. I prospetti, dalle linee sobrie, scaturiscono da un’alternanza di volumi rivestiti con materiali diversi, scanditi da superfici vetrate che permettono, in alcuni punti, la visione dell’interno. I corpi di fabbrica, orientati parallelamente rispetto a via Garigliano, si articolano intorno all’edificio principale che ospita l’aula. Il complesso si pone come punto di riferimento, ben riconoscibile sia nelle immediate vicinanze, sia all’interno dell’intero quartiere. L’aula liturgica, infatti, è collocata a una quota di +1,30 metri rispetto alla quota stradale: un’ampia rampa di accesso raccorda i due livelli e permette di raggiungere il sagrato e l’ingresso. La facciata principale è rivolta verso l’abbazia di Montecassino, ben visibile dall’area, per innescare un rapporto visivo con l’importante testimonianza storica e religiosa. Per accedere all’edificio, quindi, si deve prima accedere al sagrato, compiendo una sosta obbligata, pensata dai progettisti per rafforzare il valore della “soglia”. Un’ampia volta copre l’aula liturgica e la cappella feriale, posta a sinistra dell’ingresso principale che, emergendo dal volume dell’aula, caratterizza il fronte dell’edificio.

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Processi e contesti

Il territorio della citta di Cassino e dell’abbazia di Montecassino è stato interessato in maniera massiccia dagli eventi bellici della Seconda Guerra mondiale. Il piano di ricostruzione del 1946 dell’architetto Giuseppe Nicolosi ha comportato il trasferimento in pianura della città, nell’anteguerra arroccata alle pendici est di Montecassino, aprendone la naturale espansione verso le ulteriori direzioni. Dal dopoguerra alla fine degli anni Settanta sono state istituite otto parrocchie, di cui quattro nelle frazioni circostanti e quattro nella città.

La repentina ricostruzione, dovuta anche alla forte richiesta abitativa causata dall’apertura dello stabilimento FIAT, ha determinato una incontrollata urbanizzazione. Il Piano Regolatore approvato negli anni Ottanta ha individuato nuove direttrici di espansione e previsto ulteriori importanti interventi pubblici come il quartiere PEEP (programmi di edilizia economica e popolare), la nuova sede universitaria e il nuovo ospedale. Nel 1986, a fronte della notevole espansione, l’abate ordinario Bernardo D’Onorio (1983-2007) istituisce altre quattro parrocchie: San Bartolomeo, Sacra Famiglia, San Pasquale Baylon e San Bertario. La parrocchia della Sacra Famiglia ottiene il riconoscimento civile con decreto del Ministero dell’Interno del 7 novembre 1986.

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Progetto liturgico e programma iconografico

La conformazione dell’impianto liturgico è il risultato di un costante confronto tra il gruppo di progettazione, la committenza, il liturgista, l’ufficio tecnico diocesano e gli organismi della CEI. L’aula presenta un assetto frontale, che determina il dispiegamento dell’assemblea lungo il percorso principale, sebbene non abbia una marcata componente longitudinale. I banchi, collocati secondo quattro colonne, sono tutti disposti all’interno della navata centrale. La curvatura della volta, che raggiunge la quota più bassa in corrispondenza del presbiterio, indirizza lo sguardo dei fedeli verso l’altare, posizionato su una pedana rettangolare rialzata di due gradini.

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  • Sottoscrizione incarico progettazione [luglio 2013]
  • Sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [luglio 2013]
  • Approvazione progetto preliminare (prima istanza) del Comitato della CEI [3 dicembre 2013]
  • Rilascio titolo abilitativo [18 giugno 2014 con proroga del 13 giugno 2015]
  • Approvazione progetto esecutivo (seconda istanza) del Comitato della CEI [7 aprile 2016]
  • Consegna del cantiere e inizio lavori [5 giugno 2017]
  • Consegna alla comunità e dedicazione [21 dicembre 2020]
  • Pianta, sagoma interna [lunghezza media 15,20 m ca, larghezza media 23,40 m ca]
  • Pianta cappella feriale, sagoma interna [lunghezza 11,30 m ca, larghezza 5,40 m ca]
  • Pianta penitenzieria, sagoma interna [lunghezza 8,10 m ca, larghezza 6,90 m ca]
  • Interno aula liturgica [altezza minima 5,60 m ca, altezza massima 8,60 m ca]
  • Prospetto principale [altezza 9,10 m ca]
  • Campanile [altezza 20,10 m ca]

Ruoli e professionalità

Cronologia

  • Sottoscrizione incarico progettazione [luglio 2013]
  • Sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [luglio 2013]
  • Approvazione progetto preliminare (prima istanza) del Comitato della CEI [3 dicembre 2013]
  • Rilascio titolo abilitativo [18 giugno 2014 con proroga del 13 giugno 2015]
  • Approvazione progetto esecutivo (seconda istanza) del Comitato della CEI [7 aprile 2016]
  • Consegna del cantiere e inizio lavori [5 giugno 2017]
  • Consegna alla comunità e dedicazione [21 dicembre 2020]

Dimensioni architettoniche

  • Pianta, sagoma interna [lunghezza media 15,20 m ca, larghezza media 23,40 m ca]
  • Pianta cappella feriale, sagoma interna [lunghezza 11,30 m ca, larghezza 5,40 m ca]
  • Pianta penitenzieria, sagoma interna [lunghezza 8,10 m ca, larghezza 6,90 m ca]
  • Interno aula liturgica [altezza minima 5,60 m ca, altezza massima 8,60 m ca]
  • Prospetto principale [altezza 9,10 m ca]
  • Campanile [altezza 20,10 m ca]
Autore della scheda
Arch. Lorella Palumbo

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