Chiesa dello Spirito Santo

Beni architettonici

Chiesa dello Spirito Santo

chiesa parrocchiale
Via Gennaro Parisi s.n. - Arzano (NA)
Parrocchia dello Spirito Santo - Diocesi di Napoli
Regione ecclesiastica Campania

Le dinamiche urbanistiche collegate al risanamento della città di Napoli, il deficit abitativo provocato dalle distruzioni belliche e l’insediamento di svariate attività industriali determinano, a partire dal dopoguerra e per tutti gli anni del boom economico, uno sviluppo urbanistico quasi incontrollato per tutti i casali immediatamente prossimi alle periferie del municipio partenopeo. I processi edilizi e demografici che segnano l’abitato di Arzano non sono difatti dissimili da quelli che caratterizzano i confinanti comuni di Casoria e Afragola o i vicini quartieri di Secondigliano e Casavatore. L’espansione indiscriminata di tali centri abitativi, tra interventi di edilizia pubblica (Ina Casa) e abusiva, suggerisce agli organismi diocesani un’importante riflessione sull’infrastrutturazione ecclesiastica dei territori periferici.

Nel comune di Arzano, in particolare, è il clero locale a manifestare, mediante una relazione inviata nel 1988 al cardinale Michele Giordano (arcivescovo dal 1987 al 2006), la necessità di una più adeguata azione pastorale attraverso la costituzione giuridica di nuove parrocchie (dal sito parrocchiale). Tale richiesta non rimane inascoltata. La cittadina, tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, vede infatti moltiplicarsi le circoscrizioni parrocchiali esistenti: da due diventano sei. Le quattro nuove parrocchie: S. Maria Assunta in Cielo e Cristo Redentore (erette nel 1988), Sacro Cuore di Gesù e Spirito Santo (quest’ultima eretta nel 1989) mutano profondamente la trama ecclesiastica arzanese, aprendo inediti scenari sul piano pastorale e edilizio. La nuova distrettuazione obbliga la comunità, prima compattata negli spazi della parrocchia di Sant’Agrippino (la chiesa madre) e della SS Annunziata (istituita nel 1933), a ricalibrare i rapporti sociali e a riorganizzare l’esercizio dei soliti uffici ecclesiasti nella partecipazione al “sacerdozio comune” (Lumen gentium, 34). Anche dal punto di vista materiale, lo sviluppo intensivo delle istituzioni parrocchiali obbliga le neonate comunità ecclesiali a gestire processi articolati sul piano amministrativo. Dapprima gli iter di individuazione di spazi esistenti in cui celebrare provvisoriamente i sacri misteri, e successivamente l’acquisizione – in ambiti urbani ormai quasi saturi – di aree più o meno idonee alla costruzione dei necessari edifici di culto definitivi, sono processi per nulla semplici da gestire. Tali difficoltà sono vissute anche a scala maggiore dagli organismi diocesani. La strategia intrapresa ad Arzano, ovvero riarticolare le circoscrizioni ecclesiastiche e costruire le relative sedi, si inserisce in un più complesso programma esteso a tutto il territorio periferico diocesano. Solo per fare un esempio, negli ultimi trent’anni nel comune confinante di Casoria sono state costruite cinque nuove chiese parrocchiali.

La chiesa dello Spirito Santo in termini temporali è l’ultimo polo cultuale edificato per la comunità del rione dei Sette re. Costituito da un’aula liturgica di 850 mq, un salone ipogeo con le stesse dimensioni della chiesa, 13 aule per il catechismo e una vasta canonica, il complesso si pone a servizio di 8.400 abitanti (fonte ICSC) ed è tato ultimato a settembre 2020. Il rito di dedicazione della chiesa è stato celebrato da mons. Crescenzio Sepe (arcivescovo metropolita di Napoli dal 2006 al 2020) il 24 novembre 2019.

Caratteri architettonici

Il disegno del complesso risente della conformazione del lotto parrocchiale disponibile: un comparto stretto e lungo (39 x 93 m) posto al margine nord-orientale della zona abitata del comune. Quest’area è parte di un più ampio isolato che si configura come un vuoto urbano; da strumenti urbanistici destinato a fascia di rispetto a verde agricolo, è oggi parzialmente destinato a parcheggio custodito.

L’edificio di culto con i relativi locali pastorali annessi è il principale centro di aggregazione di tutto il tessuto insediativo. Il complesso si inserisce infatti in una trama viaria regolare ma priva di spazi pubblici, in cui tutto il paesaggio urbano è cresciuto in modo sostanzialmente anonimo ed è segnato da un forte contrasto tra la destinazione abitativa e quella industriale-produttiva. Altro elemento determinante nell’insediamento del complesso parrocchiale è la prossimità del lotto con la chiesa provvisoria. Il progetto planimetrico tenta di collegare, almeno visivamente, lo spazio celebrativo del passato e quello di un futuro (al tempo della progettazione), oggi presente. La nuova chiesa è ruotata di 45° rispetto all’asse di via Calabresi in modo da ritrovare, anche grazie alla ricercata continuità visiva, la connessione con la città. Dietro il volume dell’edificio si culto si sviluppano le aule per il catechismo e la casa canonica, organizzati su due livelli intorno a un cortile centrale.

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Processi e contesti

La genesi della comunità parrocchiale dello Spirito Santo è strettamente correlata all’attenzione pastorale del clero arzanese, in particolar modo del primo parroco don Luigi Rocco. Già parroco della Santissima Annunziata, a partire dal 1988 si fa promotore di un complesso programma pastorale che, con l’appoggio dell’arcivescovo Giordano, segnerà gli assetti ecclesiali non soltanto della popolazione residente nel rione denominato Sette re ma dell’intera cittadina. In riscontro alla richiesta di revisione dei confini parrocchiali (formalizzata il 9 gennaio 1988), l’arcivescovo trasferisce la sede della parrocchia dell’Annunziata dall’omonima congrega (sita nei pressi della Chiesa madre di Sant’Agrippino) in uno stabile più a nord, donato dall’ing. Iuorio. L’intento del sacerdote è migliorare l’esercizio del suo ministero rendendo le strutture cultuali più prossime alla popolazione residente nel comprensorio nord-orientale della città. Oltre all’aula assembleare, il parroco prende in locazione un grande locale nel parco adiacente a via Gennaro Parisi in modo da organizzare le varie attività e i gruppi del catechismo. Nel mese di marzo del 1989, su proposta della comunità, la sede della parrocchia dell’Annunziata viene ripristinata nell’edificio storico e nei nuovi locali acquisiti da don Luigi è istituita la nuova parrocchia dello Spirito Santo (riconosciuta civilmente il 12 ottobre 1989 nella Gazzetta Ufficiale, anno 130° serie 239). Il titolo scelto è il manifesto del sogno ecclesiologico del parroco: costruire, affidandosi all’azione dello Spirito quale “espressione dell’Amore trinitario, una comunità viva e unita alla luce della Parola di Dio” (dal sito parrocchiale).

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Progetto liturgico e programma iconografico

Il disegno della chiesa è segnato dalla ricerca di un impianto liturgico “partecipativo”: l’assemblea celebrante è disposta a ventaglio, organizzata sulla diagonale del quadrato planimetrico. L’articolazione e la morfologia dei banchi definiscono una totale convergenza spaziale e visiva verso il presbiterio polarizzante sollevato su tre gradini. Tuttavia il progetto liturgico si misura sulla dinamica di una doppia polarità tra l’area battesimale, in cui si celebrano anche i riti di ingresso, e lo spazio presbiterale. La soglia, a sua volta, è modellata plasticamente in modo da costituire un ambiente doppio, diaframmato. La relazione tra i due spazi, garantita da superfici vetrate, non segna solo le “trame” di attraversamento della chiesa, ma si inserisce nel quadro di una complessiva permeabilità del centro parrocchiale, intesa anche come “esternazione” delle azioni liturgiche. Il fonte battesimale, perno geometrico tra il nartece esterno e l’aula, è infatti immediatamente percepibile da fuori. La sua assialità con il portale e l’altare consente inoltre di amplificare tali dinamiche visive anche per il centro focale della celebrazione comunitaria.

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  • arch. Annaluce Somma - progettazione architettonica e direzione lavori
  • arch. Luigi Ascolillo - collaborazione progettazione architettonica
  • ing. Giuseppe D'Aniello - collaborazione progettazione architettonica
  • ing. Antonio Calise [Studio Ingegneria associato Calise ] - progettazione impianti industriali
  • ing. Francesco Paolo Celone - progettazione impianti elettrici
  • arch. Paolo Russo - coordinamento sicurezza in fase di progettazione
  • ing. Giovanni Granata - coordinamento sicurezza in fase di progettazione
  • ing. Carmine Gravino - responsabile del procedimento
  • geom. Casimiro Mazzetti - direttore tecnico del cantiere
  • mons. Salvatore Esposito - consulenza liturgica
  • Erika Ivacson [Centro Ave Arte] - progettazione poli liturgici
  • Istituzione canonica e civile della parrocchia [18 marzo, 12 ottobre 1989]
  • Acquisto del terreno per la costruzione del complesso [11 luglio 2015; 8 gennaio 2007]
  • Conferimento di incarico alla progettazione architettonica [ottobre 2007]
  • Somministrazione questionari alla comunità [dicembre 2007]
  • Definizione progetto preliminare [febbraio 2009]
  • Conferenza di servizi per approvazione del progetto definitivo [1 aprile 2010]
  • Sottoscrizione e ratifica accordo di programma [6 maggio; 19 dicembre 2011]
  • Rilascio Permesso di costruire [5 aprile 2012]
  • Approvazione del progetto preliminare dal Comitato per l’edilizia di culto della CEI [novembre 2012]
  • Approvazione del progetto esecutivo dal Comitato per l’edilizia di culto della CEI [giugno 2013]
  • Gara d’appalto per affidamento dei lavori [dicembre 2014]
  • Inizio dei lavori [14 aprile 2015]
  • Posa della prima pietra [13 settembre 2015]
  • Sottoscrizione incarico artisti [settembre 2017]
  • Fine lavori chiesa [novembre 2019]
  • Rito di dedicazione [24 novembre 2019]
  • Fine lavori complesso parrocchiale [30 settembre 2020]
  • Pianta chiesa, sagoma esterna [lunghezza 40,90 m ca, larghezza massima 49,60 m ca]
  • Pianta aula liturgica, sagoma interna [lunghezza 30,30 m ca (incluso nartece), larghezza massima 37,80 m ca]
  • Pianta cappella feriale sagoma interna [lunghezza 8,50 m ca, larghezza media 7,70 m ca]
  • Interno aula liturgica [altezza massima 13,00 m ca]
  • Esterno aula liturgica [altezza massima 16,50 m ca]
  • Campanile [altezza 21,00 m ca]
  • Portale [altezza 3,55 m, larghezza 2,70 m]

Ruoli e professionalità

  • arch. Annaluce Somma - progettazione architettonica e direzione lavori
  • arch. Luigi Ascolillo - collaborazione progettazione architettonica
  • ing. Giuseppe D'Aniello - collaborazione progettazione architettonica
  • ing. Antonio Calise [Studio Ingegneria associato Calise ] - progettazione impianti industriali
  • ing. Francesco Paolo Celone - progettazione impianti elettrici
  • arch. Paolo Russo - coordinamento sicurezza in fase di progettazione
  • ing. Giovanni Granata - coordinamento sicurezza in fase di progettazione
  • ing. Carmine Gravino - responsabile del procedimento
  • geom. Casimiro Mazzetti - direttore tecnico del cantiere
  • mons. Salvatore Esposito - consulenza liturgica
  • Erika Ivacson [Centro Ave Arte] - progettazione poli liturgici

Cronologia

  • Istituzione canonica e civile della parrocchia [18 marzo, 12 ottobre 1989]
  • Acquisto del terreno per la costruzione del complesso [11 luglio 2015; 8 gennaio 2007]
  • Conferimento di incarico alla progettazione architettonica [ottobre 2007]
  • Somministrazione questionari alla comunità [dicembre 2007]
  • Definizione progetto preliminare [febbraio 2009]
  • Conferenza di servizi per approvazione del progetto definitivo [1 aprile 2010]
  • Sottoscrizione e ratifica accordo di programma [6 maggio; 19 dicembre 2011]
  • Rilascio Permesso di costruire [5 aprile 2012]
  • Approvazione del progetto preliminare dal Comitato per l’edilizia di culto della CEI [novembre 2012]
  • Approvazione del progetto esecutivo dal Comitato per l’edilizia di culto della CEI [giugno 2013]
  • Gara d’appalto per affidamento dei lavori [dicembre 2014]
  • Inizio dei lavori [14 aprile 2015]
  • Posa della prima pietra [13 settembre 2015]
  • Sottoscrizione incarico artisti [settembre 2017]
  • Fine lavori chiesa [novembre 2019]
  • Rito di dedicazione [24 novembre 2019]
  • Fine lavori complesso parrocchiale [30 settembre 2020]

Dimensioni architettoniche

  • Pianta chiesa, sagoma esterna [lunghezza 40,90 m ca, larghezza massima 49,60 m ca]
  • Pianta aula liturgica, sagoma interna [lunghezza 30,30 m ca (incluso nartece), larghezza massima 37,80 m ca]
  • Pianta cappella feriale sagoma interna [lunghezza 8,50 m ca, larghezza media 7,70 m ca]
  • Interno aula liturgica [altezza massima 13,00 m ca]
  • Esterno aula liturgica [altezza massima 16,50 m ca]
  • Campanile [altezza 21,00 m ca]
  • Portale [altezza 3,55 m, larghezza 2,70 m]
Autore della scheda
arch. Giuseppe Giccone

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