La prima chiesa della Beata Vergine Maria viene costruita tra il 1937 e il 1938 nell’ambito della realizzazione del “Villaggio Dall’Oca Bianca”, situato nella cintura periferica di Verona. Sia l’edificio che il quartiere – chiamato successivamente “Borgo Nuovo” – vengono inaugurati nel 1939. L’edificio, situato lateralmente rispetto alla piazza “Angelo Dall’Oca Bianca”, nel 1953 viene ampliato di 1/3 oltre la facciata principale – anch’essa ricostruita e rinnovata – rivolta su via Taormina. Tuttavia, la rapida espansione dell’insediamento e le precarie condizioni strutturali della chiesa, portano i parrocchiani ad indire, nel 2004, un referendum sulla demolizione dell’edificio che vede la maggioranza dei votanti esprimersi favorevolmente, nonostante la comunità fosse molto legata alla propria chiesa. In virtù di tale volontà, nel 2007 la parrocchia della Beata Vergine Maria bandisce un concorso di progettazione ad inviti per la riqualificazione dell’intero isolato comprendente la chiesa e le opere parrocchiali, al fine di dotare il quartiere di spazi di aggregazione, dei quali è stato sempre carente. Il Comune di Verona, inoltre, nell’ambito della riqualificazione urbanistica delle aree adiacenti, suggerisce un diverso allineamento della nuova chiesa, così da non consentire il traffico veicolare nella zona contigua alla proprietà parrocchiale della piazza, in modo tale che piazza e sagrato fossero in continuità, a beneficio degli abitanti. Nel mese di settembre 2007 viene comunicato l’esito del concorso. Il progetto vincitore vede la realizzazione di una chiesa moderna, capace sia di inserirsi nel particolare contesto del borgo, sia di porsi come riferimento identitario per la comunità, conservando e riproponendo elementi del vecchio edificio. L’intero complesso parrocchiale viene realizzato in due fasi: la prima fase interessa la demolizione e ricostruzione delle opere parrocchiali; la seconda la demolizione e ricostruzione della chiesa. Tra il 27 ed il 28 ottobre 2016 la chiesa parrocchiale viene interamente demolita e in attesa della realizzazione del nuovo edificio di culto le funzioni vengono officiate nella sala comunitaria all’interno delle nuove opere parrocchiali. La nuova chiesa della Beata Vergine Maria in Dall’Oca Bianca, inaugurata il giorno 8 dicembre 2018, con messa officiata dal vescovo mons. Giuseppe Zenti e dal parroco don Giorgio Fainelli, si pone come simbolo di rinascita del quartiere, attualmente in piena trasformazione urbanistica e culturale, ma per anni contraddistinto da degrado e povertà. Il nuovo complesso parrocchiale, inoltre, con le aule per il catechismo e le diverse sale per attività socio-educative, si pone come principale centro di aggregazione dell’ormai popolosa comunità.
Caratteri architettonici
L’architettura dalle linee semplici della chiesa si integra perfettamente con lo spirito del quartiere ma, al tempo stesso, si distingue dall’edificato circostante per la verticalità del campanile e dell’aula liturgica, enfatizzata dall’orizzontalità dei volumi laterali, contenenti la cappella feriale e le opere parrocchiali. Perno visivo e simbolico dell’intero complesso è il campanile, lineare e slanciato, alto 30 metri, sormontato da una cella campanaria in travi metalliche a vista, posto all’angolo tra via Selinunte e la piazza-sagrato come elemento riconoscibile e qualificante. Proprio di fronte al campanile, collocato nel punto più importante della piazza – e del borgo – è sepolto Angelo Dall’Oca Bianca, artista filantropo che nel 1930 diede inizio alla costruzione del quartiere per ospitare i poveri della città.
Processi e contesti
La prima chiesa è stata progettata nel 1937 dall’architetto Marcello Zammarchi, edificata tra il 1937 e il 1938 e inaugurata, col titolo di rettoria, il 24 dicembre 1939, insieme al “Villaggio Dall’Oca Bianca”, costruito grazie ad una donazione del pittore veronese Angelo Dall’Oca Bianca dal quale prende il nome. Il 14 giugno 1941 mons. Girolamo Cardinale, vescovo di Verona dal 1923 al 1954, firma il decreto di nascita della parrocchia “Maternità di Maria” e nell’ottobre dello stesso anno benedice il fonte battesimale situato sul presbiterio della chiesa. La parrocchia ottiene il riconoscimento civile il 7 novembre 1941 e nel 1984, in seguito al Concordato fra Stato italiano e Chiesa cattolica, assume personalità giuridica con la denominazione “Beata Vergine Maria in Dall’Oca Bianca”. Il primo ottobre 1992 il vescovo mons. Attilio Nicora (1992–1997) celebra il rito di dedicazione della chiesa e consacrazione dell’altare “a Dio Onnipotente e alla Beata Vergine Maria”.
- Arch. Carlo Ferrari [studio Archingegno] - progettazione architettonica
- Arch. Alberto Pontiroli [studio Archingegno] - progettazione architettonica
- Don Franco Magnani - liturgista
- Don Tito Amodei - progettazione ed esecuzione crocifisso
- Hermann Josef Runggaldier - progettazione ed esecuzione altare, ambone, sede, fonte
- Giuliano Gaigher - progettazione ed esecuzione tabernacolo
- Gabriella Furlani - progettazione e realizzazione Via Crucis - Via Lucis, pannello del Buon Pastore
- Ing. Giovanni Montresor - progettazione strutturale
- Ing. Mattia Gaspari - progettazione strutturale
- Ing. Luigi Albertini - direttore dei lavori
- Concorso di progettazione ad inviti bandito dalla parrocchia [aprile 2007]
- Concorso per la realizzazione del programma iconografico bandito dalla Curia diocesana [febbraio 2009]
- Approvazione del Comitato per la valutazione dei progetti della CEI [settembre 2014]
- Sottoscrizione incarico di progettazione da parte dello studio Archingegno [settembre 2014]
- Presentazione del progetto alla comunità [novembre 2014]
- Consegna del cantiere e inizio lavori, a partire dal centro parrocchiale [6 marzo 2015]
- Demolizione chiesa preesistente [ottobre 2016]
- Fine lavori [11 novembre 2018]
- Consegna alla comunità e dedicazione [8 dicembre 2018]
- Pianta, sagoma esterna [lunghezza 37,00 m ca, larghezza 28,50 m ca]
- Interno aula liturgica [altezza da 16,35 m ca a 14,80 m ca]
- Interno cappella feriale [altezza 7,00 m ca]
- Prospetto principale [altezza 18,50 m ca]
- Campanile [altezza 30,00 m ca]
Ruoli e professionalità
- Arch. Carlo Ferrari [studio Archingegno] - progettazione architettonica
- Arch. Alberto Pontiroli [studio Archingegno] - progettazione architettonica
- Don Franco Magnani - liturgista
- Don Tito Amodei - progettazione ed esecuzione crocifisso
- Hermann Josef Runggaldier - progettazione ed esecuzione altare, ambone, sede, fonte
- Giuliano Gaigher - progettazione ed esecuzione tabernacolo
- Gabriella Furlani - progettazione e realizzazione Via Crucis - Via Lucis, pannello del Buon Pastore
- Ing. Giovanni Montresor - progettazione strutturale
- Ing. Mattia Gaspari - progettazione strutturale
- Ing. Luigi Albertini - direttore dei lavori
Cronologia
- Concorso di progettazione ad inviti bandito dalla parrocchia [aprile 2007]
- Concorso per la realizzazione del programma iconografico bandito dalla Curia diocesana [febbraio 2009]
- Approvazione del Comitato per la valutazione dei progetti della CEI [settembre 2014]
- Sottoscrizione incarico di progettazione da parte dello studio Archingegno [settembre 2014]
- Presentazione del progetto alla comunità [novembre 2014]
- Consegna del cantiere e inizio lavori, a partire dal centro parrocchiale [6 marzo 2015]
- Demolizione chiesa preesistente [ottobre 2016]
- Fine lavori [11 novembre 2018]
- Consegna alla comunità e dedicazione [8 dicembre 2018]
Dimensioni architettoniche
- Pianta, sagoma esterna [lunghezza 37,00 m ca, larghezza 28,50 m ca]
- Interno aula liturgica [altezza da 16,35 m ca a 14,80 m ca]
- Interno cappella feriale [altezza 7,00 m ca]
- Prospetto principale [altezza 18,50 m ca]
- Campanile [altezza 30,00 m ca]