Chiesa di Gesù Maestro

Beni architettonici

Chiesa di Gesù Maestro

chiesa sussidiaria
Contrada Piedi di Zichi - Racalmuto (AG)
Parrocchia Madonna del Carmelo - Diocesi di Agrigento
Regione ecclesiastica Sicilia

La quinta edizione dei Progetti Pilota (anno 2008) diventa l’occasione per l’Arcidiocesi di Agrigento di manifestare a livello nazionale l’esigenza di dotare di un nuovo complesso parrocchiale il comune di Racalmuto, un territorio già ricco di edifici di culto (12 chiese di cui un santuario), ma sprovvisto di aree e spazi per lo svolgimento delle attività pastorali. L’ordinario diocesano del tempo mons Carmelo Ferraro (vescovo di Agrigento dal 1988 al 2008) e l’attuale parroco don Diego Martorana avevano delineato tale programma pastorale in un’area già interessata da uno spiccato sviluppo edilizio, potenziato dall’approvazione di un programma costruttivo per l’edilizia economica e popolare (1997) in contrada Piedi di Zichi, a sud-ovest dal centro storico, nella circoscrizione della parrocchia della Madonna del Carmelo. Rispetto a questo processo espansivo, ancora non completo rispetto a quanto previsto dagli strumenti urbanistici, il nuovo complesso parrocchiale doveva divenire il nuovo polo di aggregazione sociale non solo per il comprensorio urbano in fase di sviluppo ma anche per quello storico. Un’opera quindi capace di promuovere una nuova polarità ecclesiale tra le due comunità parrocchiali più popolose di Racalmuto: Madonna del Carmelo e Maria SS Annunziata, quest’ultima con sede presso la chiesa matrice, nel cuore del centro storico. Le due parrocchie, guidate dallo stesso parroco da quasi cinquant’anni, sono un’unica unità pastorale dal 2008.
La nuova chiesa, dopo un complesso processo edilizio durato 13 anni segnato anche da alcune riflessioni sull’impianto liturgico e una revisione delle priorità pastorali nell’ambito della programmazione diocesana, è stata consegnata alla collettività nell’ultima settimana di settembre 2020 con il titolo di Gesù Maestro. Tale scelta deriva da un chiaro orientamento pastorale del parroco che ha avuto in consegna la chiesa e che ha seguito l’iter procedurale fin dai primi passi, ovvero ritrovare nella figura di Cristo un modello educativo, quasi in chiave pedagogica, per le due comunità di riferimento e le future generazioni.

Caratteri architettonici

La modellazione del complesso parrocchiale avviene attraverso la giustapposizione di due volumi netti di cui quello più alto ne costituisce l’aula liturgica principale. Quest’ultima si presenta sull’ampio sagrato mediante un fronte principale leggermente concavo racchiuso da due paraste rivestite in pietra. Completano la facciata un sobrio portale centrale, una croce definita da due fenditure nel setto murario e una vela sommitale che ospita 5 semplici edicole campanarie. La ricerca di significatività è affidata alla purezza delle linee di disegno e alle spiccate dimensioni in altezza dei fronti che appaiano slanciati anche grazie al declivio dell’area di sedime e alla pendenza del sagrato.

Gli altri lati esterni del complesso si sviluppano con la stessa matrice compositiva, segnati solo da aperture rettangolari e interamente rivestiti da lastre di pietra di Modica isodome con ancoraggio meccanico, che richiamano le finiture tipiche delle vicine chiese storiche della città, ad eccezione del fronte sud che ripresenta i rivestimenti della facciata principale.

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Processi e contesti

Le vicende costruttive del nuovo complesso parrocchiale di Racalmuto, trovano un concreto avvio con il trasferimento della proprietà di un terreno di circa 4800 mq a favore della parrocchia Madonna del Carmelo. L’area, donata da due privati con atti registrati il 07/08/2007 e il 09/10/2007, risultava già urbanisticamente idonea ad ospitare in parte opere di interesse comune (in parte invece destinata a zona verde di rispetto) secondo le perimetrazioni del PRG comunale (approvato nel 1980), poi attuate da un Programma costruttivo approvato con delibera del Consiglio Comunale n.85 del 21/07/2007.

Sempre nello stesso anno, su invito della CEI, la diocesi di Agrigento – unitamente ad altre dieci diocesi dell’Italia meridionale – manifesta il proprio interesse a partecipare alla quinta edizione dei tre concorsi nazionali di progettazione di nuovi complessi parrocchiali per le tre aree geografiche d’Italia (nord, centro e sud).

L’istanza di Racalmuto, per il sud, viene selezionata dal Collegio dei presidenti delle Conferenze episcopali regionali delle aree nazionali citate durante la sessione del Consiglio episcopale permanente del 21-24 gennaio 2008 insieme alla diocesi di Lodi per il nord (nuovo complesso in Dresano) e alla diocesi di Macerata-Recanati-Tolentino-Cingoli-Treia per il centro (nuovo complesso in Porto Recanati).

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Progetto liturgico e programma iconografico

La conformazione dello spazio liturgico è l’esito di un serrato dialogo, seppur dilatato nel tempo, tra l’equipe di progettazione la comunità parrocchiale, l’ufficio tecnico diocesano e gli organismi della CEI. Partendo dalla proposta concorsuale sono state diverse le soluzioni approntate, pur nel mantenimento del dispiegamento dell’assemblea lungo una direttrice longitudinale e quindi con l’invariante di un percorso processionale preferenziale portale-altare e la collocazione di quest’ultimo sul fondale dell’aula liturgica. La disposizione degli altri poli liturgici (ambone, sede, fonte e luogo della confessione) è stata oggetto invece di un continuo ridisegno che ha portato, a un certo punto, a discostarsi dalla versione di concorso proponendo un presbiterio plenario frontale (altare, ambone e sede su una pedana gradonata), proposta non accolta dal Comitato della CEI (luglio 2018).

Nella sistemazione attuale, richiamando quanto previsto nel concept iniziale, l’uso longitudinalizzato dello spazio è segnato da una direzionalità trasversale definita dalla posizione speculare dell’ambone e della sede (nella proposta concorsuale il fonte) allestiti lungo una direttrice che unisce il tabernacolo, i poli liturgici della cappella feriale e il piccolo sacello devozionale mariano (a destra dell’aula).

La penitenzeria e il fonte battesimale sono collocati, anch’essi in linea, negli angoli di sinistra e di destra della controfacciata. L’assemblea risulta disposta in modo da conciliare il modello frontale-longitudinale, per tre quarti dell’aula, e il modello avvolgente-speculare per la rimanente parte. La schola cantorum con la consolle dell’organo sono posizionati tra i banchi laterali a destra dell’altare.

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  • Selezione della diocesi alla quinta edizione dei Progetti Pilota [21-24 gennaio 2008]
  • Avvio del concorso [8 luglio 2008]
  • Consegna degli elaborati di concorso [10 marzo 2009]
  • Lavori della giuria [4-7 maggio 2009]
  • Pubblicazione progetto vincitore [31 maggio 2009]
  • Sottoscrizione incarico progettazione [marzo-aprile 2011]
  • Approvazione progetto preliminare (prima istanza) del Comitato della CEI [21 settembre 2011]
  • Approvazione progetto esecutivo (seconda istanza) del Comitato della CEI [12 novembre 2013]
  • Rilascio titolo abilitativo [19 maggio 2015]
  • Consegna del cantiere e inizio lavori [4 febbraio 2016]
  • Avvio iter variante [29 settembre 2017]
  • Approvazione progetto variante del Comitato della CEI [17 novembre 2017]
  • Sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [3 ottobre 2018]
  • Fine lavori [13 dicembre 2018]
  • Installazione campane [25 settembre 2020]
  • Consegna alla comunità e dedicazione [29-30 settembre 2020]
  • Pianta aula liturgica, sagoma esterna [lunghezza 21,60 m ca, larghezza 15,50 m ca]
  • Pianta aula liturgica, sagoma interna [lunghezza 19,80 m ca, larghezza 14,50 m ca]
  • Pianta cappella feriale, sagoma interna [lunghezza 9,50 m ca, larghezza 6,40 m ca]
  • Interno aula liturgica [altezza 14,60 m ca]
  • Esterno aula liturgica [altezza 16,90 m ca]
  • Prospetto principale [altezza, 24,30 m ca]
  • Portale [altezza 5,40 m, larghezza 3,00 m]

Ruoli e professionalità

Cronologia

  • Selezione della diocesi alla quinta edizione dei Progetti Pilota [21-24 gennaio 2008]
  • Avvio del concorso [8 luglio 2008]
  • Consegna degli elaborati di concorso [10 marzo 2009]
  • Lavori della giuria [4-7 maggio 2009]
  • Pubblicazione progetto vincitore [31 maggio 2009]
  • Sottoscrizione incarico progettazione [marzo-aprile 2011]
  • Approvazione progetto preliminare (prima istanza) del Comitato della CEI [21 settembre 2011]
  • Approvazione progetto esecutivo (seconda istanza) del Comitato della CEI [12 novembre 2013]
  • Rilascio titolo abilitativo [19 maggio 2015]
  • Consegna del cantiere e inizio lavori [4 febbraio 2016]
  • Avvio iter variante [29 settembre 2017]
  • Approvazione progetto variante del Comitato della CEI [17 novembre 2017]
  • Sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [3 ottobre 2018]
  • Fine lavori [13 dicembre 2018]
  • Installazione campane [25 settembre 2020]
  • Consegna alla comunità e dedicazione [29-30 settembre 2020]

Dimensioni architettoniche

  • Pianta aula liturgica, sagoma esterna [lunghezza 21,60 m ca, larghezza 15,50 m ca]
  • Pianta aula liturgica, sagoma interna [lunghezza 19,80 m ca, larghezza 14,50 m ca]
  • Pianta cappella feriale, sagoma interna [lunghezza 9,50 m ca, larghezza 6,40 m ca]
  • Interno aula liturgica [altezza 14,60 m ca]
  • Esterno aula liturgica [altezza 16,90 m ca]
  • Prospetto principale [altezza, 24,30 m ca]
  • Portale [altezza 5,40 m, larghezza 3,00 m]
Autore della scheda
arch. Giuseppe Giccone

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