La realizzazione della nuova chiesa del Santissimo Salvatore, fortemente voluta dalla comunità parrocchiale, rappresenta una tappa significativa della riqualificazione di Spartiviale, quartiere popolare posto a sud di Biancavilla. Tale porzione di città, sviluppatasi in modo incontrollato, fino agli anni Settanta rientra nel territorio della parrocchia della Beata Maria Vergine dall’Angelo Annunziata, comunemente conosciuta come “parrocchia dell’Annunziata”, retta da padre Placido Brancato dal 1952 al 2000.
Padre Brancato, impegnato in modo particolare nell’educazione dei giovani attraverso una pastorale ispirata all’azione evangelizzatrice di San Giovanni Bosco, assume un ruolo carismatico nella parrocchia e decisivo nel processo costruttivo sia della comunità parrocchiale sia di alcuni edifici per le attività pastorali. Ne è un esempio l’oratorio “Don Bosco” della parrocchia Annunziata, fondato per sua iniziativa negli anni Cinquanta, importante centro di aggregazione per la comunità biancavillese.
Agli inizi degli anni Settanta, proseguendo nell’intenzione di porre i giovani al centro della pastorale parrocchiale, padre Brancato manifesta l’esigenza di realizzare una nuova struttura per le attività oratoriali e pastorali anche nel marginale quartiere di Spartiviale, come punto di riferimento per quella periferia in via di sviluppo. Il parroco decide, pertanto, di donare il terreno ricompreso tra viale Europa, viale Matteotti, via Savona e via Chieti per la costruzione di un fabbricato che avrebbe ospitato la casa canonica, alcune aule per il catechismo e un salone utilizzato anche per le celebrazioni liturgiche: la chiesa del Santissimo Salvatore. Il 25 febbraio 1970 l’arcivescovo del tempo Guido Luigi Bentivoglio (1952-1974) eleva canonicamente la chiesa in parrocchia del Santissimo Salvatore.
La parrocchia è retta per circa 15 anni da padre Salvatore Castellano, per pochi mesi da don Alfio Sarvà e dallo stesso Brancato fino agli inizi degli anni Duemila, quando il quartiere è ormai popoloso e il territorio parrocchiale conta oltre 4000 unità.
A partire dal 2001, gli spazi in dotazione della parrocchia del Santissimo Salvatore diventano insufficienti sia per le celebrazioni sia per le numerose attività sorte con l’arrivo del giovane e dinamico don Salvatore Verzì, che trasforma la parrocchia in una delle realtà ecclesiali più vivaci di Bancavilla. Proprio i parrocchiani, nel 2013, durante la visita pastorale di mons. Salvatore Gristina (arcivescovo metropolita di Catania dal 2002) alle parrocchie biancavillesi, fanno richiesta di una nuova chiesa, più grande e più accogliente.
La realizzazione del nuovo edificio di culto si concretizza nel 2015, anno in cui la diocesi presenta la richiesta di contributo alla Conferenza Episcopale Italiana. Il progetto è affidato all’ing. Maurizio Erbicella. Il disegno prevede la costruzione della nuova chiesa accanto all’edificio esistente, a rappresentare la “memoria viva di come la Chiesa abbia contribuito in modo attivo ai cambiamenti sociali e culturali del quartiere Spartiviale”.[1] La costruzione della nuova chiesa del Santissimo Salvatore contribuisce, pertanto, alla costruzione dell’identità della parrocchia e del quartiere, “periferia territoriale ed esistenziale”[2], da sempre considerato un’appendice di Biancavilla.
[1] Dalla relazione del progetto architettonico, settembre 2017, per approfondimenti:
https://www.themaprogetto.it/il-progetto-del-nuovo-complesso-parrocchiale-ss-salvatore-biancavilla
[2] Dal discorso di ringraziamento del parroco a conclusione della celebrazione
Caratteri architettonici
La chiesa del Santissimo Salvatore è situata nell’area compresa tra gli incroci che viale Europa forma con via Giacomo Matteotti e via Savona. Viale Europa è una delle principali strade di collegamento con il centro di Biancavilla. Tale posizione garantisce all’edificio una facile accessibilità, oltre che una buona visibilità. Per questa ragione il progettista concepisce il disegno della chiesa come marcatore paesaggistico[3], ben riconoscibile all’interno del quartiere.
L’edificio sorge nella porzione più a sud del lotto, lasciando libero lo spazio su via Giacomo Matteotti – il sagrato – quasi a voler proseguire il parco posto sull’altro fronte della strada, per favorire l’integrazione con il contesto paesaggistico. Anche l’architettura della chiesa, sobria e dalle linee semplici, si integra con lo spirito del quartiere e della parrocchia, nel rispetto della solidarietà e dell’accoglienza che la contraddistingue.
Tali forme semplici sono generate da una matrice quadrata e rigorosa: quattro volumi a pianta quadrangolare si fondono modellando un unico spazio destinato all’aula liturgica. Questo spazio è coperto da quattro falde, due delle quali inclinate in un verso e due nell’altro, poste a quote differenti. L’altezza delle quote di imposta cresce dall’ingresso verso il presbiterio. Un ulteriore volume, di dimensioni inferiori, prossimo al portale di ingresso, ospita il luogo del Battesimo, che si manifesta esternamente nella facciata principale. Il volume che accoglie l’aula liturgica è collegato, sulla sinistra, a un secondo corpo, più basso e a copertura piana, destinato alla sacrestia e agli uffici parrocchiali.
[3] Dalla relazione di progetto, settembre 2017
Processi e contesti
Le vicende costruttive della nuova chiesa del Santissimo Salvatore si avviano concretamente nel 2015, anno in cui la diocesi, guidata dall’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, nell’accogliere le richieste della dinamica comunità parrocchiale per la realizzazione di un edificio più rispondente alle necessità pastorali, presenta la richiesta di contributo alla Conferenza Episcopale Italiana.
Il lotto, stessa area dove sorge il fabbricato utilizzato precedentemente anche come chiesa, risultava già urbanisticamente idoneo ad accogliere la nuova costruzione.
Nel 2015 il parroco, in accordo con l’ufficio tecnico diocesano, affida l’incarico per la progettazione della nuova chiesa all’ingegnere Maurizio Erbicella, tecnico di fiducia della diocesi. Il 26 gennaio 2016 la documentazione di prima istanza (progetto preliminare) viene inviata agli organismi della CEI.
- Ing. Maurizio Erbicella - progettazione architettonica e direzione lavori
- Ing. Antonino Russo - progettazione strutturale
- Don Giovambattista Zappalà - liturgista
- Maestro Antonio Santacroce - progettazione e realizzazione opere d’arte
- Ing. Francesco Zitelli - collaudatore statico
- Ing. Pietro Antonio Furnari - coordinatore della sicurezza
- Geom. Angelo Rocca - direttore di cantiere
- Dott. Rosario Cosentino - RUP
- Impresa Edile Spinelli Costruzioni & Architetture Srl - impresa esecutrice opere edili
- Sottoscrizione incarico progettazione [2015]
- Sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [2018]
- Approvazione progetto da parte del Comitato della CEI [12 settembre 2017]
- Rilascio titolo abilitativo [16 gennaio 2018]
- Posa prima pietra [28 aprile 2018]
- Inizio lavori [12 giugno 2018]
- Fine lavori [21 maggio 2021]
- Consegna alla comunità e dedicazione [5 giugno 2021]
- Pianta, sagoma interna [lunghezza media 17,00 m ca, larghezza media 18,80 m ca]
- Pianta cappella feriale, sagoma interna [lunghezza media 4,65 m ca, larghezza media 1,50 m ca]
- Pianta battistero, sagoma interna [lunghezza media 4,30 m ca, larghezza media 7,55 m ca]
- Interno aula liturgica [altezza minima 5,30 m ca, altezza massima 8,00 m ca]
- Prospetto principale [altezza minima 4,00 m ca, altezza massima 8,00 m ca]
- Campanile [altezza 15,00 m ca]
Ruoli e professionalità
- Ing. Maurizio Erbicella - progettazione architettonica e direzione lavori
- Ing. Antonino Russo - progettazione strutturale
- Don Giovambattista Zappalà - liturgista
- Maestro Antonio Santacroce - progettazione e realizzazione opere d’arte
- Ing. Francesco Zitelli - collaudatore statico
- Ing. Pietro Antonio Furnari - coordinatore della sicurezza
- Geom. Angelo Rocca - direttore di cantiere
- Dott. Rosario Cosentino - RUP
- Impresa Edile Spinelli Costruzioni & Architetture Srl - impresa esecutrice opere edili
Cronologia
- Sottoscrizione incarico progettazione [2015]
- Sottoscrizione incarico progettazione opere artistiche [2018]
- Approvazione progetto da parte del Comitato della CEI [12 settembre 2017]
- Rilascio titolo abilitativo [16 gennaio 2018]
- Posa prima pietra [28 aprile 2018]
- Inizio lavori [12 giugno 2018]
- Fine lavori [21 maggio 2021]
- Consegna alla comunità e dedicazione [5 giugno 2021]
Dimensioni architettoniche
- Pianta, sagoma interna [lunghezza media 17,00 m ca, larghezza media 18,80 m ca]
- Pianta cappella feriale, sagoma interna [lunghezza media 4,65 m ca, larghezza media 1,50 m ca]
- Pianta battistero, sagoma interna [lunghezza media 4,30 m ca, larghezza media 7,55 m ca]
- Interno aula liturgica [altezza minima 5,30 m ca, altezza massima 8,00 m ca]
- Prospetto principale [altezza minima 4,00 m ca, altezza massima 8,00 m ca]
- Campanile [altezza 15,00 m ca]