Censimento, descrizione e digitalizzazione dei messali manoscritti realizzati fino al Concilio di Trento (XVI secolo)

Immagine in evidenza

Censimento, descrizione e digitalizzazione dei messali manoscritti realizzati fino al Concilio di Trento (XVI secolo)

Il progetto MOL Liturgica Messali prende avvio nel gennaio 2023 promosso dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI (BCE) e dall’Istituto Centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche del MIC (ICCU). Si prefigge di censire, descrivere e digitalizzare sacramentari e messali manoscritti pretridentini conservati in enti (archivi, biblioteche, musei, parrocchie, conventi, monasteri ecc.) presenti nel territorio italiano di proprietà della Chiesa cattolica. 

 

 

 

 

“Il libro liturgico è in grado di assurgere a comunicazione simbolica: rivela chi di fatto è la comunità orante, il suo patrimonio religioso e culturale, la sua sensibilità artistica evidenziata soprattutto da testi poetici, musicali e apparati iconografici, il suo vigore economico nel commissionare ai ‘migliori’ la confezione dei libri che divengono una delle più importanti carte d’identità comunitarie

Giacomo Baroffio

 

Il Concilio di Trento (1545-1563) ha fissato le forme della liturgia romana e dei libri per la celebrazione del culto.

Il libro liturgico pretridentino, quindi, fotografa un punto nella linea di sviluppo della storia della liturgia e al tempo stesso esprime il contesto culturale nel quale quel punto si colloca.  È testimone e crocevia di tempo e spazio, di fede e cultura, di forme del culto e testimonianze scritte che le attestano. 

Vale davvero la pena di prendersene cura!  

 

L’estrema varietà in ogni tipologia di libro liturgico rende complesso il lavoro di identificazione, descrizione e studio sotto il profilo liturgico, musicale e iconografico. È indispensabile procedere operando scelte precise e delimitando i confini di questo magmatico ‘territorio’ da esplorare.

 

Di qui prende le mosse il progetto MOL Liturgica Messali.

 

Il progetto nasce già dal 2017, quando l’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI (BCE) e l’Istituto Centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche del MIC (ICCU)  hanno cominciato a concentrare i loro sforzi per creare un modello di descrizione dei manoscritti liturgici ispirato ai principi dettati dal professor Giacomo Baroffio: se è vero che i codici liturgici rappresentano la parte più consistente del patrimonio manoscritto del passato, sono di fatto anche quelli le cui descrizioni restano maggiormente approssimative ed insufficienti, per non dire in alcuni casi fantasiose. Per colmare questa indubbia lacuna il progetto mira a fornire agli esperti del settore descrizioni scientificamente corrette e aggiornate, debitamente supportate dalla riproduzione digitale integrale dei codici, accessibili gratuitamente sul Web.

Per fare ciò si è scelto di operare alcuni interventi sulla base dati Manus Online (MOL), per adattarla alle specifiche necessità di questi testi particolari e complessi, eredità preziosa del passato e strumento indispensabile per poterlo meglio comprendere.   

 

Il focus del progetto sono due tipologie di libri liturgici manoscritti, utilizzati fino al secolo XVI nella celebrazione della messa lungo tutto l’anno liturgico: il sacramentario e il messale.

Il primo raccoglie le orazioni pronunciate dal sacerdote che celebra; il secondo contiene tutta una serie di testi, che servono per la celebrazione della messa festiva e feriale, cioè rubriche, orazioni, canti, benedizioni, Ordinario e Proprio della Messa. 

In futuro, si spera di riuscire a realizzare in MOL maschere apposite per la descrizione analitica delle diverse tipologie di libro liturgico, al fine di ottenere una mappatura completa del corredo liturgico librario manoscritto, preservato in luoghi di conservazione di proprietà della Chiesa Cattolica.    

Intervista al prof. Giacomo Baroffio

Anteprima video Play video

Definizione di libro liturgico

Anteprima video Play video

Definizione di messale e sacramentario

Anteprima video Play video

Cosa cambia con il Concilio di Trento

Anteprima video Play video

Sacramentario e messali, elementi per la descrizione

Anteprima video Play video

Prospettive del progetto (1)

Anteprima video Play video

Prospettive del progetto (2)

Al fine di realizzare questo ambizioso progetto il 18 gennaio 2023 è stato istituito un comitato scientifico-organizzativo presieduto dai due direttori di BCE e ICCU, a cui spettano tutte le attività di progettazione, monitoraggio e verifica del lavoro secondo criteri di scientificità. Il Comitato è composto da membri dei rispettivi uffici, da esperti di catalogazione dei manoscritti e di processi di digitalizzazione e vede coinvolte l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università della Campania Luigi Vanvitelli di Caserta, insieme a Giacomo Baroffio – maestro degli studi sulle fonti liturgiche testuali e musicali del medioevo – a garanzia degli aspetti liturgici. 

 

Sul territorio, interlocutori fondamentali per la realizzazione del progetto sono gli istituti culturali ecclesiastici delle diocesi italiane, che custodiscono i libri liturgici e sono in grado di orientarne correttamente la ricerca e l’individuazione, creando le condizioni migliori per la loro descrizione e digitalizzazione. 

 

I dati saranno inseriti in Manus OnLine (MOL), la base dati nazionale italiana per il censimento dei manoscritti antichi e moderni: al suo interno, la scheda descrittiva è stata arricchita con sezioni e campi modellati sulle caratteristiche tipologiche di questi libri liturgici. 

 

Le descrizioni, una volta ultimate, saranno pubblicate e visualizzate sul portale BeWeB, dove avranno possibilità di interrogazione integrata con le altre risorse presenti e sui portali dell’ICCU.

Per informazioni e contatti: messali@chiesacattolica.it