Progetti diocesani per una valorizzazione integrata del patrimonio

La cooperativa CoolTour – Turismo
e Cultur
a, grazie ad apposita convenzione stipulata con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, lavora in sinergia con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi stessa,
allo scopo di ampliare le modalità di fruizione dei luoghi di cultura e di culto, concetti tra loro inscindibili nell’ambito dei Musei
Ecclesiastici, attuando azioni di conservazione, tutela e valorizzazione del
patrimonio di arte sacra sul territorio.

La valorizzazione è perseguita tramite
la combinazione di competenze differenziate (tecniche e umanistiche) all’interno
della compagine sociale, volte ad accrescere la sensibilizzazione verso il
patrimonio, intesa come capacità dei cittadini di riconoscere la propria
identità in quel bene, materiale o immateriale, e favorirne conservazione e memoria.

Tutto questo avviene attraverso
approcci differenti, come la didattica museale, sia per le scuole che per le
classi di catechismo, visite guidate, percorsi integrati con Archivio e
Biblioteca diocesani, organizzazione di eventi e rassegne culturali stagionali.
Notevole rilevanza ha la comunicazione social.

Focus 1: L’evento de “Il pozzo di Sant’Antonino-un segreto
sotterraneo”
ha riaperto l’ipogeo romano dove furono trovate le spoglie del
santo patrono di Piacenza, restituendo ai cittadini lo spazio della chiesa di
Santa Maria in Cortina, luogo che appartiene alla loro storia da secoli, e che
si è rivelato una carta vincente per la germinazione del seme di affezione al
territorio.

L’esperienza rende possibile effettuare un

viaggio nella storia lungo millesettecento anni, a quattro metri e mezzo di profondità, nel luogo in cui la tradizione cristiana vuole sia stato ritrovato il corpo del martire Antonino: il sacrario databile al IV secolo, voltato e affrescato, per la prima volta è stato reso accessibile al pubblico attraverso un’affascinante discesa.

La visita è introdotta da una videoproiezione, all’interno della chiesa, che narra la leggendaria storia di Antonino, l’Inventio del corpo del Santo Martire ad opera del vescovo Savino e le fasi costruttive dell’edificio sacro.

Una volta scesi nella camera ipogea, con l’ausilio di appositi visori, è possibile immergersi nella ricostruzione 3D in realtà aumentata per meglio comprendere la ricchezza della decorazione, oggi ancora solo parzialmente riconoscibile, e del corredo funebre tipico dell’epoca.

Focus 2: “Sacre reliquie – Storie di Santi”: oltre quaranta reliquiari di varie epoche e
tipologie, provenienti da diverse chiese dell’esteso territorio diocesano, sono stati salvati dall’oblio dei depositi dove erano ormai un semplice numero
di catalogazione, tornando a raccontare storie di santi e di religiosità
popolare per diverse tipologie di pubblico, dopo un’accorta azione di
manutenzione. L’esposizione è allestita nelle antiche sacrestie superiori, facenti parte del percorso  di Kronos – Museo della Cattedrale di Piacenza, lungo il perimetro ottagonale definito da G. Antonio Perreau (1852- 1856 ca.) con decorazioni di G. Pietro Giorgi, tra i suggestivi armadi neogotici.   La comunicazione ai visitatori vuole tracciare il cursus del
vissuto ecclesiale attraverso vari approcci, dai più classici ai multimediali.

A cura di 

Rimondi Valentina

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