La fondazione e Federico II
Il portale istoriato
Il portale istoriato
Il poderoso portale istoriato, composto da più di trenta formelle, racconta – se letto in senso antiorario – tutta la storia della vita di Cristo, dall’Annunciazione alla Pentecoste. Realizzato, con molta probabilità, in seguito allo scelus – al crollo – che aveva modificato l’orientamento della chiesa, esso fu patrocinato, come indicano gli stemmi sul timpano, dalla Regina Giovanna I d’Angiò e dal suo secondo marito Luigi d’Angiò di Taranto, e questo ci permette di porre la datazione alla metà del XIV secolo.
Si tratta di uno dei più completi esempi di portale istoriato presenti in Puglia e gli ignoti realizzatori si fecero interpreti, in linea con le istanze artistiche coeve nel Regno meridionale, di una interessante frammistione tra reminiscenze romaniche, riscontrabili soprattutto nelle sculture dell’architrave con l’ultima cena, e i dettagli e l’eleganza dello stile gotico d’Oltralpe, come dimostrano la Vergine Annunciata in basso a sinistra con i suoi eleganti dettagli dell’abbigliamento e la Vergine con Bambino della lunetta, titolare della chiesa e patrona della città.
Da notare anche l’eleganza dei dettagli nelle singole scene, come la Natività, dove si fa riferimento alle natività di origine orientale con la puerpera distesa su di un lato mentre delle levatrici stanno fasciando il Bambino, oppure l’ultima cena, dove il Cristo è seduto a capotavola, sempre secondo la tradizione orientale, aggiungendo ulteriori influenze nella rappresentazione delle scene.
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