Val Noce: percorsi di arte, natura e fede
La Processione dei Manigoldi
La Processione dei Manigoldi
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La più celebre delle processioni sul territorio, frequenti soprattutto nel mese di maggio e per le Rogazioni (benedizione dei campi), era quella dei manigoldi, celebrata il giovedì santo a Frossasco fino agli anni ’50. Soltanto due anni fa sono state ritrovate, in un armadio della chiesa di San Bernardino, alcune teste scolpite appartenenti ai fantocci dei manigoldi, cioè i soldati che arrestarono Cristo, che avevano il corpo fatto di pali di legno imbottiti e ricoperti con abiti di scena. Le teste dei manigoldi sono cinque, inoltre vi sono una testa femminile (la Maddalena), ed un busto femminile più raffinato (La Madonna) e possono essere datate su basi stilistiche alla prima metà del XIX secolo. Sono sculture piuttosto grezze, semplici e con i tratti somatici a volte caricaturali. La processione dei manigoldi si snodava lungo le vie di Frossasco, partendo dalla Chiesa di San Bernardino ed arrivando alla parrocchiale di San Donato e ripercorreva l’arresto di Gesù, il processo e la sua condanna: gli uomini della confraternita si davano il cambio per portare a spalle il piedistallo con la statua del Cristo sofferente, ancora esistente all’interno della chiesa di San Bernardino. La scultura è snodata e poteva assumere diverse posizioni a seconda del momento della sacra rappresentazione: inginocchiata davanti a Pilato, con le mani legate quando trascinata dai manigoldi, infine sdraiata dopo la deposizione. Anche le figure femminili, abbigliate con abiti di scena non più ritrovati, seguivano il Cristo attorniato dai manigoldi, trasportate dalle donne del paese e dalle figlie di Maria. Grazie ad un’intervista effettuata al signor Franco Macello nel 2019, al momento dei rinvenimento delle teste scolpite, conosciamo i particolari di questa processione negli anni precedenti e immediatamente successivi la seconda guerra mondiale.
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