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Tra arte e devozione. Alla scoperta del museo diocesano di Livorno.
Tra arte e devozione. Alla scoperta del museo diocesano di Livorno.
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L’allestimento degli spazi espositivi è stato preceduto da un lungo periodo di preparazione e progettazione. La prima fase dell’iniziativa ha riguardato la messa in sicurezza delle opere a maggior rischio di dispersione (individuate grazie alla campagna di inventariazione che la Diocesi aveva condotto sui beni mobili delle parrocchie) attraverso il loro trasferimento e ricovero in appositi locali adibiti a deposito museale. Successivamente, si è passati all’individuazione di una sede da destinare all’esposizione. Tra le possibili soluzioni che la realtà diocesana offriva, il Seminario Girolamo Gavi è parso il luogo più appropriato, essendo il centro della vita religiosa del territorio. Inoltre, l’edificio si configurava come particolarmente adatto poiché, oltre ad essere sede dell’Episcopio, accoglieva già le altre due grandi istituzioni diocesane: l’Archivio Storico e la Biblioteca.
Alla selezione delle opere da destinare all’esposizione hanno fatto seguito le campagne di interventi di restauro condotti prevalentemente grazie ai contributi statali. Contestualmente, la Diocesi, con il supporto e la collaborazione della Soprintendenza di Pisa e Livorno, lavorava allo sviluppo del progetto museologico e museografico.
Il Museo Diocesano espone le opere, i manufatti e i paramenti liturgici provenienti dalle parrocchie della Diocesi che, per varie ragioni, non possono più essere conservate presso le chiese dalle quali provengono. Gli oggetti che conserva, realizzati da raffinati artigiani e da prestigiose botteghe, narrano la storia e la fede della Chiesa livornese, documentando la vivacità devozionale e il sentimento religioso che ancora oggi la caratterizzano.
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