La processione religiosa si distingue dal pellegrinaggio: questo è un viaggio compiuto verso un luogo considerato sacro per motivi personali o di gruppo; la processione ha un tracciato limitato, attuato come espressione della comunità che sacralizza il tempo e lo spazio in cui abita.

Tuttavia, al pari del pellegrinaggio, la processione acquista valenza teologica perché è segno della condizione della Chiesa, che come l’antico popolo dell’esodo e seguendo il cammino umano di Gesù, il Figlio di Dio, è il popolo di Dio che, nel succedersi delle generazioni e nel diffondersi missionario, cammina verso la comunione nella Gerusalemme celeste.

Il senso antropologico del cammino della vita di ognuno trova nelle processioni una consonanza comunitaria per sostenersi ed orientarsi verso il Cristo.

La liturgia dà valore al suo interno a brevi ma significativi percorsi come cammino ad accogliere Cristo, radunandosi in fraternità per ascoltare la sua Parola, accostandosi in fila a condividere il suo Pane-Corpo donato e portarne frutti nel conseguente scorrere della vita.