Nella raffigurazione della processione alla “capela di S. Sebastiano” praticamente unici protagonisti sono i confratelli delle tre confraternite cittadine; il clero ed i nobili che li seguono, compaiono ai margini del quadro, in cui manca del tutto il popolo. In realtà erano queste centocinquanta persone che gestivano ed animavano la processione, con i loro riti e preghiere, che nel contesto processionale erano per lo più cantate per favorirne la partecipazione comune. Sono chiaramente distinti i tre nuclei nell’ordine inverso alla data della loro fondazione: i primi sono i confratelli della Misericordia o di San Giovanni Decollato, costituitisi solo nel 1595; seguono quelli di San Sebastiano, la cui confraternita si costituì nel 1481, nell’antica chiesa di San Giacomo; ultimi per collocazione in virtù dell’indiscussa anzianità di fondazione sono quelli della Crociata Maggiore di Santa Croce, presenti dall’inizio del 1300, avendo fondato l’ospedale omonimo nel 1319. Secondo i criteri dell’epoca si tratta solo di confratelli; i gruppi femminili delle rispettive confraternite o non partecipavano a tutte le processioni, o seguivano dopo il clero e le autorità.