“Camminare”: nel linguaggio quotidiano quest’azione, di per sé data molto per scontata, assume diverse sfumature metaforiche: crescere, raggiungere un obiettivo passo dopo passo, non arrendersi, esplorare, etc. Perciò questo atto biologico tipico dell’Homo sapiens con postura eretta è considerabile il paradigma della vita. Allo stesso tempo, la valenza simbolica dell’incedere trova un grande utilizzo nell’ambito sacro. Le scritture veterotestamentarie raccontano del cammino di Dio (cfr. Gen 3, 8) e del cammino dell’uomo (cfr. Es 13, 17); il Nuovo Testamento presenta spesso Gesù in cammino per la Terra Santa per incontrare e annunciare la Buona Notizia (cfr. Lc 4,30), fino alla dolorosa ascesa al Golgota (Mt 27, 31-33; Lc 23, 26 ; Mc 15, 20; Gv 19, 16-17).

Il camminare insieme è dunque un momento antropologicamente rilevante sia a livello individuale sia a livello collettivo: esso è occasione per una comunità di ritrovarsi con uno scopo comune, sia esso civile (p.es. le marce rivoluzionarie) sia esso religioso. Con l’intento di indagare e presentare lo spirito con cui sono stati animati i cammini collettivi cristiani, le processioni, questo percorso utilizza numerose fotografie storiche locali, opere d’arte segno di fede, documenti e una cospicua bibliografia. Grazie alla collaborazione e cooperazione tra l’Archivio storico diocesano, la Biblioteca diocesana e il Museo diocesano di Cuneo, si cerca di restituire alla comunità diocesana il senso del camminare insieme.

Lo spunto da cui inizia questo percorso è un’opera d’arte di origine locali e custodita sul territorio che cattura visivamente una processione: da questo oggetto hanno origine alcuni approfondimenti sul senso della partecipazione della comunità (sacerdoti, massari, fedeli), sui percorsi (cappelle, piloni, tappe, viali) e sugli oggetti utilizzati (insegne, divise, macchine processionali).

La presentazione delle pratiche processionali delle nostre comunità non vuole suggerire un sentimento nostalgico, bensì conservare la memoria delle espressioni di fede dei nostri antenati e suggerire la riscoperta di modalità nuove per sentirsi comunità, e comunità cristiana.