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Navigando fra gli “stati delle anime” dell’Archivio diocesano di Como
Navigando fra gli “stati delle anime” dell’Archivio diocesano di Como
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Il percorso suggerito dall’Archivio storico della diocesi di Como mette in luce la possibilità di ritrovare gli “stati delle anime” (status animarum), una tra le fonti più note e più cercate da studiosi di molteplici discipline, all’interno dei propri fondi archivistici, in particolare nel fondo Curia vescovile.
Di norma, infatti, questa tipologia documentaria costituisce uno specifico degli archivi parrocchiali, dove tuttora è conservata.
Si comprende allora la potenzialità di tale “scoperta”. Non solo l’accesso a un archivio diocesano, rispetto a tanti archivi parrocchiali, è facilitato, ma anche l’avere a disposizione in un solo istituto documenti di varie parrocchie rappresenta un aspetto non secondario.
Inoltre, è possibile che vi siano stati d’anime non presenti negli archivi parrocchiali per motivi diversi (andati persi, redatti per ordini particolari della curia vescovile, ecc.), come appare anche da un primo confronto con quello che rimane il più completo censimento degli archivi ecclesiastici italiani, compilato nel 1942-1943 su richiesta della Santa Sede e pubblicato dall’Archivio segreto vaticano una decina di anni fa.
Tutte queste ragioni hanno sollecitato la decisione di produrre un repertorio dei 223 stati delle anime dell’Archivio diocesano di Como, una decina dei quali rinvenuti in occasione della pubblicazione dei fondi archivistici sul portale BeWeb.
D’altra parte, rimane vero che sono gli archivi parrocchiali i maggiori detentori di questa documentazione, se non nel caso di deposito in archivi diocesani, e allora il percorso proposto può diventare un ulteriore impulso a schedare gli stati d’anime, per una tutela sempre più adeguata e per renderli sempre più fruibili.
Una prospettiva ambiziosa. A quando un aggiornamento della voce “Stati di popolazione” del censimento del 1942-1943?
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