Tale percorso culturale integrato, fortemente centrato su uno storytelling, nasce all’interno delle Giornate di Valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico 2022, promosse dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, con l’idea di restituire una valorizzazione inedita del patrimonio diocesano.

I tesori nascosti nel MAB (Museo- Archivio-Biblioteca) della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti sono presentati in questo approfondimento attraverso i racconti di sei personaggi simbolici: una sarta, uno scultore, un archeologo, un pittore, un archivista ed un bibliotecario.

Questi artigiani di comunità diventano narratori di una storia che emerge direttamente dai testi e dalle opere presenti nei tre istituti culturali diocesani: l’Archivio storico  in cui si trovano importanti documenti pergamenacei e cartacei oltre ad un archivio di musica sacra in parte manoscritta in parte a stampa; la Biblioteca capitolare che oggigiorno vanta un numero considerevole di volumi e trova il suo nucleo originale in una dotazione di libri lasciati in eredità al clero della Cattedrale dall’Arciprete Alessandro Effrem; il Museo diocesano con le sue varie sezioni: gli argenti, i paramenti sacri, la scultura lapidea e lignea e, l’Archivio che sono la testimonianza della ricchezza del patrimonio storico-artistico della città.

Il “Mantello di Murat”, le statue lapidee di S. Pietro e Paolo, le monete di epoca angioina, la tela di S. Irene, le platee e i libri liturgici sono i protagonisti delle narrazioni artigiane che condurranno il lettore in un viaggio  alla scoperta di un passato che risuona e rivive in un filo di voci per valorizzare i tesori diocesani di Altamura.