Il XIX secolo e il colera

Vincenza Gerosa e Bartolomea Capitanio

Vincenza Gerosa e Bartolomea Capitanio

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Carità operosa al servizio anche dei malati

La cittadina di Lovere si affaccia sulla sponda occidentale del Lago di Iseo. E’  un territorio di confine fra Bergamo e Brescia: fa parte della provincia della prima città, ma appartiene alla diocesi della seconda.

Qui nell’Ottocento nasce e si sviluppa l’esperienza di carità operosa di Bartolomea Capitanio e Caterina Gerosa, fondatrici dell’Ordine delle Suore di Carità, dette di Maria Bambina dopo che all’istituto fu donata una statua raffigurante la Madonna neonata oggetto di particolare venerazione e soggetto di un miracolo.

Bartolomea nasce nella cittadina lacustre il 13 gennaio 1807. Viene educata con profitto nel locale monastero delle Clarisse. Tornata in famiglia a 17 anni, si mette al servizio della comunità: istruisce nella sua casa bambine povere, si impegna nell’assistenza materiale e spirituale dei poveri e dei malati prestando la sua opera in un piccolo ospedale fondato da Caterina Gerosa.  Caterina, che assumerà il nome di Vincenza, è più grande della Capitanio; appartiene alla ricca borghesia del paese ed è ben introdotta nell’attività di commercio di pellame della sua famiglia. Ciò nonostante conduce una vita modesta e morigerata dedicandosi alla preghiera, alla mortificazione e alla carità. La sua agiatezza le permette di sostenere il piccolo ospedale che dà aiuto a mendicanti e malati.

Il 21 novembre 1932, Bartolomea e Caterina si consacrano a Dio per il bene dei prossimi e fondano l’Istituto delle Suore di Carità. Avevano già acquistato casa Gaia, una dimora nobiliare dismessa, e qui riuniscono le opere educative e assistenziali avviate in precedenza: la scuola gratuita per le bambine, l’orfanotrofio, l’assistenza ospedaliera, le riunioni festive di catechesi.

Solo otto mesi dopo la fondazione dell’Istituto, Bartolomea muore e Vincenza, nonostante lo sgomento porta avanti il carisma e l’opera delle suore di Carità distinguendosi anche nell’assistenza ai malati di colera nell’aprile del 1836.

In seguito furono chiamate ad operare anche a Milano negli ospedali Ciceri e Maggiore e al Brefotrofio. Quando Gerosa morì il 26 giugno 1847, le suore erano già 247 suddivise in 24 case. Le due donne di Lovere furono proclamate sante il 18 maggio 1950 da Pio XII e oggi la loro Congregazione è presente con 447 case in Europa, nelle Americhe e in Asia perseguendo la misericordia soprattutto attraverso l’istruzione della gioventù e l’assistenza negli ospedali.

 

Vincenza e Bartolomea

Musica: Peer Gynt-Il mattino di Grieg

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