Le Madonne di Antonello Gagini e della sua scuola nella Diocesi di Caltagirone
La Madonna del Rosario
La Madonna del Rosario
L’opera venne commissionata dalla Confraternita del Rosario, istituita a Caltagirone nel 1504 presso la chiesa parrocchiale di San Giorgio. Il 10 maggio del 1539 Antonino Gagini (1505-1574), formalizzava il proprio impegno, in qualità di scultor marmorarius, presso il notaio Francesco Cavarretta di Palermo, per realizzare una statua di Nostra Donna col Divin pargolo in grembo da collocare nella cappella della confraternita. I committenti chiesero all’artista di trarre riferimento alla Madonna della presentazione del Duomo di Palermo realizzata da Francesco Laurana nel 1469; l’opera doveva essere alta palmi sei e collocata sopra un piedistallo alto un palmo e un quarto, sulle cui facce si dovevano rappresentare tre scene; il tutto per un costo di onze 26 dilazionate in tre rate. Nell’aprile del 1540 l’opera non era ancora pronta e l’artista veniva obbligato a terminarla entro un mese. Nacque allora una controversia dovuta ad alcune imperfezioni dell’opera che presentava venature di colore scuro, pertanto Antonino Gagini stipulò un nuovo contratto presso il notaio Antonino Galasso di Palermo con l’impegno di realizzare una nuova statua e di consegnarla al più tardi entro la quaresima dell’anno successivo. L’opera consegnata riporta la data del 1542; nel riquadro centrale del piedistallo è presente una scena che riproduce una xilografia stampata tra 1476 e 1478 che rappresenta il frontespizio dello statuto della confraternita del Rosario di Colonia, la più antica, fondata dal teologo domenicano Jacob Sprenger. Nel 1809 lo scultore chiaramontano Carmelo Di Stefano si impegnava con il Padre Priore Tommaso Maria Mari a restaurare la statua; questa aveva subito notevoli danni durante il terremoto del 1693, cadendo dalla nicchia nella quale era disposta e riportando il distacco della testa del Bambinello e della mano della Vergine.
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