Dalla sacralità al segno battesimale
Dall’eterna giovinezza alla rinascita spirituale
Dall’eterna giovinezza alla rinascita spirituale
Il battesimo cristiano pone a proprio fondamento l’affermazione di Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio» (Gv, 3, 5) ed il suo mandato: «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato» (Mt 28, 19-20). Resta evidente un aspetto positivo di rinascita e di partecipazione alla conoscenza del progetto di comunione trinitaria.
Inoltre il riferimento al battesimo di Gesù per mano di Giovanni Battista ha orientato la riflessione e la celebrazione nella Chiesa su un tono penitenziale di rinnovamento di vita. Tale aspetto è diventato preponderante con la forte sottolineatura della dottrina del peccato originale che la teologia medievale ha enucleato in modo più sistematico e radicale proprio nei secoli XII – XIV, gli stessi in cui si organizzavano le parrocchie con i loro battisteri.
Tuttavia il filone teologico della rinascita spirituale per mezzo dell’acqua, ebbe delle assonanze curiose dopo il Mille, con la fioritura delle leggende sulle fontane della giovinezza, cercate mitologicamente in oriente, con rimandi ai fiumi che rallegravano il paradiso terrestre (Gen 2, 10), e al fiume della città celeste nella prospettiva apocalittica (Ap 22, 2). Contemporaneamente nel territorio pedemontano l’acqua diventava elemento determinante di ripresa di vita: con la canalizzazione nelle campagne e le fontane nei centri abitati, aumentando la fertilità della terra e la salute delle persone, con conseguente crescita di benessere generale.
Non stupisce quindi l’esaltazione della fontana della giovinezza, descritta nella vivace scena dipinta nella sala baronale del castello de La Manta, verso il 1420-30. Certo ormai essa è diventata emblema degli aspetti gaudenti dei signoretti locali, dediti alla cultura dell’amor cortese. La fontana che ridà vigore giovanile a sfrenate passioni sensuali e campeggia nel centro della scena, è modello di altre fontane che in quel secolo hanno portato acque zampillanti nelle piazze dei paesi.
E non sono lontane dalle forme e dal materiale con cui erano allora realizzati i fonti battesimali nelle nuove chiese parrocchiali.
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