Le croci in metallo dell'antica Arcidiocesi di Pisa

La croce processionale

La croce processionale

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La croce, strumento di morte e al tempo stesso di redenzione, ha da sempre rappresentato un simbolo universalmente riconosciuto sia all’interno che all’esterno del mondo cristiano.

Tra le sue numerose declinazioni nell’ambito della suppellettile liturgica, quella della croce processionale è molto antica e funge da insegna sacra, posta alla testa del corteo per aprire le cerimonie religiose.

 

I primi esempi di croci processionali, inizialmente dette croci di benedizione, erano oggetti preziosi, di piccole dimensioni, fornite di una piccola impugnatura e portate a mano dal sacerdote.  Al termine della processione ed al rientro in chiesa, la croce veniva appesa alla pergula sopra l’altare.

 

Intorno all’XI secolo, la croce cominciò ad essere issata su un’asta ed assicurata ad essa tramite un puntale: in questo modo, durante la processione, essa poteva essere appoggiata anche a terra, mentre in chiesa veniva sfilata e fissata sull’altare all’inizio della funzione religiosa. Quest’ultima pratica liturgica, portò ad inserire la croce astile in una base approntata sulla mensa, dando vita alla tipologia della croce d’altare.

 

La croce processionale di Pomaia

La croce processionale di Mezzana

La croce processionale di Metato

La croce processionale di Asciano

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