La fede fatta spazio: nuove chiese della Diocesi di Biella nel XX secolo
Biella – Chiesa di San Paolo
Biella – Chiesa di San Paolo
Intitolazione: Chiesa di San Paolo
Qualificazione: chiesa parrocchiale
Collocazione geografica: via Zara 16 – Biella
Anno di edificazione: 1914-1940 (su preesistente bene del sec. XI)
Anno di consacrazione: 1940
Descrizione architettonica: la chiesa riprende le linee neomedievali e presenta la pianta a croce latina con tre navate nel corpo longitudinale e un doppio transetto, su progetto dell’architetto Gallo di Torino. L’edificio presenta elementi dell’architettura romanica e gotica. Tra i riferimenti formali romanici si individuano la facciata a salienti, gli archetti pensili e le gallerie che in facciata profilano le linee oblique del tetto. Tratti gotici sono invece rinvenibili negli archi e nelle crociere ogivali, nei pilastri a fascio polistili, e in altri elementi come il triforio, i pinnacoli e gli elementi a cuspide. L’utilizzo del mattone rosso e del cemento grigio producono un piacevole effetto policromo.
Architetti e artisti: Giuseppe Gallo (architetto), Ovidio Fonti (pittore), Idro Colombi (pittore), Giovanni Bevilacqua (pittore), Felice Casorati (pittore)
Personalità legate alla chiesa: mons. Giovanni Garigliano, mons. Carlo Rossi, can. Antonio Tarello, don Irmo Buratti
Note storiche: agli inizi del XIX sec. sorse lungo la via Torino il rione del Borgonuovo, costituito inizialmente dai primi nuclei delle abitazioni di operai e si preannunciava un incremento demografico nell’area periferica costituita di campi attorno alle nuove fabbriche. I successivi piani regolatori della Città di Biella spinsero verso un popolamento della zona a sud della città, nei pressi della stazione ferroviaria e così sarebbe stato risolto. L’esigenza di una nuova chiesa, già manifestatasi per interesse dei precedenti vescovi Cumino e Gamba, venne a maturazione sotto il vescovado di mons. Giovanni Andrea Masera su iniziativa della Confraternita dei S. Paolo ed Elisabetta, nel 1908. Fu incaricato del progetto l’ing. Giuseppe Gallo di Torino, specialista in edilizia sacra. I resti dell’antica chiesa furono demoliti ed ebbero inizio i lavori della chiesa nuova, che si voleva dedicare alla sacra famiglia. Nel 1915 Natale Serafino emanava il decreto per il riconoscimento della nuova chiesa quale coadiutoria della Cattedrale, e nel 1928 sotto il vescovado di Giovanni Garigliano si ebbe l’erezione in Parrocchia e don Irmo Buratti fu nominato prevosto.
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