Nel contesto della diffusa compresenza tra elementi antichi, moderni e contemporanei testimoni delle numerose distruzioni e ricostruzioni di ampie parti della Concattedrale di San Tommaso Apostolo ad Ortona, spicca, per saggezza costruttiva e conservazione, l’esame dell’aula rettangolare adibita a sacrestia e a sala capitolare, situata allo stesso livello del presbiterio, a sinistra. Già segnalata da Ignazio Carlo Gavini nel suo monumentale studio sulla storia dell’architettura in Abruzzo edito nel 1927-1928, egli ne colse il legame con la copertura voltata secondo un sistema gotico a padiglione in uso in Inghilterra nel tredicesimo secolo, riconoscendone il carattere di esperienza architettonica isolata rispetto al contesto regionale. A livello tipologico, emergono sulla volta dell’aula, quattro vele triangolari segnate da interessanti costoloni litici impostate su altrettante teste mensola collocate ai quattro angoli della sala capitolare, mentre al centro e negli incroci delle nervature si osservano rispettivamente lo stemma di San Bernardino da Siena e i quattro simboli degli Evangelisti. Nel contesto, di estremo interesse, spiccano, per vivacità compositiva e varietà fisiognomica, le teste mensola con capitello pentagonale su peducci di età svevo-angioina (1280-1300 circa), e la finestra monofora gotica, estremamente alta e trilobata, con ampia strombatura verso l’interno della sala capitolare.