La Cattedrale di San Lorenzo martire a Viterbo
Cappella di san Giuseppe (o dei santi Giacomo e Cristoforo)
Cappella di san Giuseppe (o dei santi Giacomo e Cristoforo)
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Nel Camerlengato del 1473 si registra la cappella dei SS. Giacomo e Cristoforo [Signorelli]. Verso il 1564 viene unita ad essa la cappella di s. Caterina. Nel 1584 si trova un’altra cappella dedicata a san Giacomo di Domenico Casali. Nella visita del 1622 è detta di san Giacomo con quadro dei santi Giacomo, Andrea e Cristoforo, posta a destra dell’Altare maggiore. Nel 1650 è citata ancora col nome di Cappella della Madonna, mentre risale al 1659 la costruzione di una cappella dedicata a San Giacomo da Bernardino Carcarella. Nominata ancora nel 1705, nel 1872 e nel 1887 vi erano conservate alcune epigrafi [Galeotti].
La tela che decora l’altare raffigura la Vergine con Bambino tra san Giuseppe e san Bernardino da Siena in ginocchio. Il quadro fu fatto eseguire dal canonico Bernardino Carcarelli, elevato nel 1630 alla nobiltà viterbese, per la cappella da lui istituita nel 1658 nell’Altare dei ss. Giacomo e Cristoforo [Galeotti]. Faldi sostiene che sull’altare è da ammirarsi una delle più belle tele che abbia dipinto il Romanelli padre, facendovi gareggiare la finezza del tocco con la più squisita armonia del colorito. A questo bellissimo dipinto fanno contrasto due brutte figure di santi, in S. Cristoforo e un S. Rocco, sgorbiate nelle pareti che fiancheggiano l’altare [Scriattoli].
Nel restauro del 2014 vengono portati alla luce gli affreschi delle pareti laterali nei quali vengono identificate le figure dei santi Rocco e Cristoforo. Nella volta sono dipinte le figure di Rosa da Viterbo e la beata Lucia da Narni.
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