Visita virtuale
Il Museo Oratorio San Rocco a Trapani. Un luogo, un’idea, un’esperienza
Il Museo Oratorio San Rocco a Trapani. Un luogo, un’idea, un’esperienza
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Questo percorso, realizzato dal MAB Trapani, nasce dal desiderio di raccontare un luogo unico, quello che oggi è il Museo Oratorio San Rocco, di ripercorrerne la storia e di narrare il progetto da cui ha avuto avvio la sua rinascita.
Nel 2012 il palazzo San Rocco di Trapani, che contiene al suo interno alcuni elementi architettonici dell’ antica chiesa di San Rocco, viene destinato ad oratorio e polo culturale museale interdisciplinare, diventando la sede ufficiale e istituzionale del Museo San Rocco, ente che gestisce anche la Collezione di arte religiosa contemporanea DiART, collocata al terzo e quarto piano del Seminario Vescovile ad Erice Casa Santa, e la chiesa degli artisti Sant’Alberto, situata in via Garibaldi, nel centro storico di Trapani.
Ma ciò che caratterizza questo luogo, più ancora del contenuto, è il contenitore. Palazzo San Rocco infatti sorge nel cuore di Trapani, in un angolo della scenografica piazza Lucatelli, su cui si affaccia l’antico ospedale della città dedicato a Sant’Antonio Abate. Una piazza degradata che il percorso di rinascita del San Rocco ha contribuito a fare risorgere. L’attuale edificio presenta delle suggestioni di natura architettonica uniche, legate ad un complesso succedersi di stratificazioni e aggiunte.
La storia del San Rocco comincia nell’ultimo quarto del XVI secolo, con l’arrivo a Trapani di alcuni frati Scalzi del Terz’ordine francescano i quali, scendendo dal loro convento alle falde del monte Erice, giunsero in città, accrescendo la già ricca presenza di famiglie francescane, per prestare soccorso durante un’epidemia di peste. Accolti presso un oratorio dedicato a san Rocco, protettore contro la peste, nel tempo lo trasformarono in una piccola chiesa con annesso convento, ricostruita totalmente nel XVIII secolo. Dopo L’Unità d’Italia, a seguito delle Leggi Siccardi che decretarono la soppressione degli ordini religiosi e l’incameramento dei loro beni , l’edificio subì vari riadattamenti sino alla scomparsa dell’originale struttura, di cui rimase solo parte della facciata principale, e alla costruzione di un palazzo che, come una sorta di cappotto, inglobò i resti dell’antica chiesa.
Quando il 13 giugno 1960, il palazzo viene restituito dal Fondo Edifici Culto alla proprietà ecclesiastica, ben pochi trapanesi ricordavano che esso era in origine una chiesa. Tra il 2010 e il 2012 la struttura è stata affidata a Mons. Liborio Palmeri, Direttore del MAB Trapani e delegato vescovile per la Ricerca, le Arti e il Dialogo interreligioso, che ha saputo immaginare un nuovo destino per quello che era un luogo irriconoscibile e degradato. Oggi, dopo un lungo e articolato lavoro di restauro, non ancora conclusosi, che ha riportato alla luce la struttura dell’antico edificio sacro, il San Rocco rappresenta uno dei principali poli culturali della città di Trapani, un luogo in cui fede e territorio dialogano costantemente e proficuamente.
Il nuovo San Rocco è stato progettato secondo un percorso teologico ascensionale in cui le varie dimensioni acquistano un nuovo significato. Proveremo a raccontarne gli spazi, la loro storia e la loro evoluzione a partire dal piano terra, il piano del Cuore, con l’oratorio dedicato al Cristo danzante, opera dell’artista Marco Papa, e le sale espositive che ospitano parte della collezione permanente DiArt ed esposizioni o installazioni temporanee, proseguiremo con il piano dell’Intelligenza, con l’aula didattica e la Cappella del Santissimo, e infine giungeremo al piano dell’Abbraccio, cuore vitale e pulsante del percorso.
Nel corso dell’itinerario ripercorreremo le dimensioni che si sono alternate nella lunga storia del San Rocco: la PREGHIERA, la CURA, la COMUNICAZIONE e il DIALOGO. Sarà possibile muoversi all’interno di alcuni ambienti come in una visita dal vivo. Grazie ai pulsanti informativi si potranno approfondire alcuni aspetti del percorso o alcune opere conservate. Una piccola mappa dei vari piani mostrerà all’utente la posizione in cui si trova.
Visitare il San Rocco è un’esperienza fatta di sparse tracce, suggerimenti di riflessione, legami con la bellezza e con la fede, è un viaggio sensoriale e spirituale che si muove tra tradizione e linguaggi innovativi che acquistano maggiore significato proprio grazie al luogo che li contiene e li valorizza e che riesce ad essere sempre diverso pur mantenendo la sua profonda identità. Uno spazio ridisegnato dalla luce, costruito dalla preghiera e dall’intelligenza, rinnovato dalla creatività di artisti contemporanei e dalla stratificazione architettonica dal passato al presente. Un filo che cuce cinque secoli di storia senza forzature, sottolineando le trasformazioni dell’esperienza religiosa e i tratti che la caratterizzano a partire dal confronto con l’arte che da sempre ha saputo anticipare i segni dei tempi.
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