Le storia narra che un Canonico della città di Tolosa trafugò a Narni le spoglie di San Giovenale e partì per portale in Francia. Durante il viaggio però si ammalò e morì nei pressi della città di Fossano. Da qui iniziò il percorso che le reliquie compirono a Fossano, toccando la cappella di Madonna dei Campi, la cappella della Croce e la Cattedrale. Attualmente la reliquia di San Giovenale è conservata nella Cattedrale cittadina e la reliquia del Capo, portata in processione nel giorno della festa Patronale è conservata nel busto reliquiario del 1417 realizzato su volere dei Principi d’Acaja dell’orafo pinerolese Severino Dorerio.

La Cappella di Madonna dei Campi, dove è iniziata la devozione fossanese al Santo con il ritrovamento delle sue reliquie è uno dei rarissimi esempi di architettura romanica tutt’ora esistenti sul nostro territorio e conserva della costruzione originale una parte dell’aula e la bella abside. La chiesa  in parte ricostruita con il rifacimento del tetto e della facciata sulla fine del 1500 è stata dotata di un portico nel 1700.

La Cappella della Croce, dove è avvenuto il miracolo della terra che si solleva per aiutare nel cammino i fossanesi con le reliquie del Santo, non è più quella che fu verosimilmente edificata nel XVI secolo, dopo l’evento miracoloso, ma è frutto di ricostruzioni ed ampliamenti successivi.

La Cattedrale, dove ad oggi sono conservate le reliquie del Santo e il Busto Reliquiario che contiene le reliquie della testa del Santo portate ogni anno in processione nella prima domenica di maggio, venne costruita negli ultimi decenni del XVIII secolo, seguendo il progetto dell’architetto Mario Ludovico Quarini, sulla precedente collegiata del XIII secolo.

Parlando di Chiese di San Giovenale, si fa ovviamente riferimento alle tre sopracitate, ma non dobbiamo dimenticare che la devozione al Santo è forte e radicata e sono disseminate in molte parrocchie della Diocesi opere e rappresentazioni che testimoniano il culto al Santo.