Giovanni Battista Scalabrini: un vescovo santo, da Piacenza al mondo

La Casa Madre degli Scalabriniani con il Museo e Pinacoteca Scalabrini

La Casa Madre degli Scalabriniani con il Museo e Pinacoteca Scalabrini

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La prima casa della Congregazione dei Missionari di San Carlo ha sede a Piacenza ed oggi costituisce la cosiddetta casa madre dei religiosi scalabriniani, nota anche come Istituto Cristoforo Colombo.

Il complesso architettonico, sviluppato intorno a due chiostri, u

Il chiostro della Casa Madre degli Scalabriniani a Piacenza

no dei quali seicentesco, ha sede nel cuore di Piacenza e include gli ambienti del Museo e Pinacoteca Scalabrini, il Museo dell’’Emigrazione Scalabrini, inaugurato in anni recenti.

Annessa al complesso è la chiesa di San Carlo, in cui si ritrovano per le celebrazioni migranti della Diocesi di Piacenza.

 

Nato grazie a donazioni che hanno preso l’avvio immediatamente dopo la morte di Giovanni Battista Scalabrini (1905), il Museo e Pinacoteca Scalabrini si avvale di cimeli riguardanti la vita del vescovo e per quanto concerne la parte più antica di circa cento pezzi databili tra il Cinquecento e i giorni nostri. Da segnalare il ritratto di Giovanni Battista Scalabrini dovuto a Luigi Morgari, autore anche di alcuni dei bozzetti per le decorazioni neomedioevali del duomo esposti nella galleria, insieme a quelli di Eugenio Cisterna.

Tra i dipinti antichi si segnala un dipinto raffigurante San Pietro Apostolo attribuito al Guercino.

Uno sguardo al Museo Pinacoteca Scalabrini

Uno sguardo al Museo Pinacoteca Scalabrini

Il museo conserva anche oggetti appartenuti  vescovo.

Scorcio del Museo Pinacoteca Scalabrini con oggetti appartenuti al santo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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