L’aspetto della Cattedrale settecentesca

Tra antiche titolazioni e nuove confraternite

Tra antiche titolazioni e nuove confraternite

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La disposizione degli spazi interni e degli altari con le devozioni a essi associate in Cattedrale è documentata, per il Settecento, da alcune piante conservate sia presso l’Archivio Diocesano sia presso l’Archivio Comunale di Casale Monferrato. A sinistra dell’altare maggiore è indicata la presenza di due altari, quello cosiddetto “delle reliquie” (destinato ad accogliere anche la Compagnia del Suffragio) e quello del Ss. Sacramento che precedentemente era dedicato a San Michele e che aveva perduto la sua intitolazione perché i confratelli dell’omonima compagnia si erano spostati in un’altra chiesa. La Compagnia del Ss. Sacramento fu una delle più ricche e attive della storia della Cattedrale e si dedicava tra le altre cose all’estrazione annuale di un certo numero di doti da destinare a fanciulle di famiglie indigenti desiderose di maritarsi. Le fonti archivistiche relative a questa compagnia e all’altare sono straordinariamente numerose e comprendono, oltre ai registri delle entrate e delle uscite, i disegni preparatori, i verbali delle assemblee e numerosi carteggi relativi al nuovo altare progettato da Giovanni Battista Scapitta nel 1709 e ai successivi rifacimenti della cappella voluti dal conte Facello Avellani e portati a termine negli anni 1772-1773.
Per tutto il Settecento in Cattedrale si registrò la presenza delle stesse compagnie fondate nei secoli precedenti, delle quali l’Archivio diocesano conserva una ricca documentazione che permette di ricostruirne gli aspetti corporativi e devozionali. A queste si aggiunse la Compagnia dei Calzolai e dei Ciabattini dedicata ai santi Lucia, Crispino e Crispiniano che nel 1733 si trasferì lungo la navata sinistra all’altare precedentemente dedicato a S. Carlo. Questi artigiani avevano precedentemente sede nella chiesa casalese di Santo Stefano, dove ancora oggi l’altare di sinistra conserva la pala d’altare di Giorgio Alberini.
Di particolare interesse è la presenza della Compagnia dei Disciplinanti (o Disciplini) ai quali per buona parte del XVIII secolo si deve la celebrazione dell’Entierro ovvero la processione del Venerdì Santo che veniva celebrata ogni anno in Cattedrale. I confratelli, che inizialmente avevano sede presso la chiesa dei padri di S. Filippo, infatti, a partire dal 1699 iniziarono a chiedere al vescovo di poter celebrare questa suggestiva cerimonia in Duomo, poiché “non tengono chiesa capace”. Questa situazione si protrasse fino agli anni ’70 del ‘700, quando la Compagnia trasferì la celebrazione presso la chiesa parrocchiale intitolata al Ss. Crocifisso e alla Vergine dei sette dolori, detta anche dell’Addolorata. Protagoniste dell’Entierro erano due sculture lignee raffiguranti il Cristo crocifisso e la Madonna Addolorata che ogni Venerdì Santo venivano trasportate in Cattedrale, dove si “metteva in scena” la deposizione dalla croce e veniva letta l’orazione funebre, arricchita dalla recita di sonetti composti per l’occasione e dall’esecuzione di brani musicali e portate successivamente in processione per le vie della città dai confratelli Disciplinati. La memoria dello spostamento della Compagnia dei Disciplinanti è tuttora tangibile, in quanto sono sopravvissute due coppie di sculture nelle chiese casalesi: una più antica con il Crocifisso e la Madonna dei Sette Dolori si conserva nella chiesa dell’Addolorata, mentre il Cristo alla colonna e la Vergine Addolorata commissionati alla medesima bottega dei Cassina dai Padri Filippini furono collocati nella chiesa di San Filippo quando i Disciplinanti la lasciarono.

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