Val Sesia
Teodoro – Rastiglione di Valduggia
Teodoro – Rastiglione di Valduggia
Nella chiesa di Rastiglione, parrocchia autonoma fino al 1967, quando venne riunita con decreto diocesano a quella matrice di Zuccaro, da cui si era staccata nel XVI secolo, è conservato il corposanto di Teodoro, la cui autentica, firmata dal sacrista pontificio monsignor Giuseppe Eusanio il 17 febbraio del 1683, lo indica estratto dal cimitero di Callisto.
Dall’atto notarile redatto da Giuseppe Filiberto Marrone, del 20 luglio successivo, inerente la ricognizione canonica, si apprende che la reliquia venne donata alla comunità dallo stesso parroco, Giovanni Alberto Bertolini. Per la sistemazione dei resti ossei in forma anatomica venne interpellato lo scultore Sceti, come attesta un documento del giugno dell’anno successivo.
La cappella in cui ancora oggi sono conservate le reliquie è documentata a partire dal 1733, mentre non è attestata nel 1695, quando nell’edificio esistono solamente gli altari laterali dell’Immacolata e del Rosario, pertanto la sua costruzione e da riferirsi ai primi decenni del XVIII secolo. Il corposanto non ha subito molte modifiche, se non per quanto riguarda gli abiti, che sono stati rifatti nell’Ottocento, ricoprendo interamente la struttura scheletrica assemblata dal ricordato scultore. L’unica parte visibile è il teschio, ancora a vista e non ricoperto di cera, ornato da un copricapo giallo decorato con finte perle; le mani sono inserite in guanti di stoffa bianchi ed i piedi coperti con gambaletti di color giallo.
L’unica immagine del presunto martire è presente nell’affresco che il pittore Defendente Peracino realizzò sulla volta del presbiterio. Al centro, ai piedi della Trinità, sono raffigurati, in atteggiamento di intercessori, la Vergine Maria, con San Giuseppe e San Rocco, sulla sinistra, San Teodoro, con San Giacomo, San Grato e San Bernardo di Aosta, sulla destra.
A Rastiglione le reliquie di Teodoro vennero attribuite, al celebre omonimo martire di Amasea, ricordato nel Martirologio Romano al 9 novembre Questa assimilazione determinò che la festa annuale in suo onore venisse un tempo celebrata il 9 novembre, o la domenica più prossima a tale data. Tale ricorrenza non è più osservata dalla comunità di Rastiglione, che però dedica al compatrono particolari festeggiamenti ogni venticinque anni, come avvenuto nel 1983 e, ultimamente, nel 2008.
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