Le reliquie di Paolina, estratte nel 1662 dalla catacomba di Priscilla, sono conservate nella Collegiata dei Santi Pietro e Paolo in Borgosesia, ove pervennero grazie a don Carlo Gibellini, canonico a Novara ma appartenente ad una nobile famiglia del luogo, che le ottenne attraverso non meglio specificate conoscenze negli ambienti della curia romana, al tempo del pontificato di papa Clemente IX.

I resti vennero riconosciuti a Novara il 13 aprile del 1668 ma furono ufficialmente donati alla chiesa il 27 settembre del 1682.  Per la loro collocazione venne scelta la cappella di San Francesco, di patronato della stessa famiglia Gibellini, realizzando un’apertura sopra la mensa dell’altare. Tale sistemazione, che penalizzava la pala dell’altare, risultò presto inadeguata e, seguendo il gusto dell’epoca, si progettò la costruzione di uno scurolo, che venne realizzato nella zona sottostante il presbiterio. L’ambiente fu terminato nel 1712, ma soltanto nel 1821 accolse il corpo di Paolina, ricomposto in una ricca urna di legno dorato e cristalli.

L’attuale sistemazione, che vede il corposanto occupare nuovamente la nicchia originaria della cappella di San Francesco, risale al 1948, quando si decise di rimuovere l’urna dallo scurolo. Nel dicembre dello stesso anno, il teschio venne ricoperto da un leggero strato di cera e dotato di capelli veri, donati dalla bambina Giuliana Pagani; l’anello, il braccialetto d’oro e la corona d’argento, furono invece donati nel 1921. L’urna accoglie anche il vaso di sangue, racchiuso in un cilindro di vetro.

Nel 1683 la comunità borgosesiana fece richiesta alla Curia Diocesana di poter festeggiare la santa nell’ultima domenica di settembre, anniversario della sistemazione della reliquia nella cappella di San Francesco, nel 1682. Particolari festeggiamenti, che prevedevano il solenne trasporto dell’urna per le vie della città, si tennero in occasione dello spostamento della reliquia nello scurolo (29 giugno – 1° luglio 1821), nell’anno seguente al centenario di tale spostamento (1-3 luglio 1922) e dopo venticinque anni (27-29 giugno 1948). L’ultima processione in onore della santa si è tenuta nel 1968.